La signora dell’oro: noi e moda una cosa sola

La presidente nazionale di Federorafi Ivana Ciabatti: qui un polo internazionale di raffinazione ma anche i gioielli si riprenderanno

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di Salvatore Mannino

Ivana Ciabatti è senza dubbio una dele Signore dell’oro, come leader di Italpreziosi e anche come presidente di Federorafi. Sentiamola.

Che ne pensa di questo connubio moda-oro col filmato girato nell’atelier di Sugar che viene presentato oggi?

L’iniziativa We are Jewellery è innanzitutto un’operazione di comunicazione quanto mai opportuna in un momento come questo. E’ un format innovativo che, attraverso un fashion movie, vuole celebrare le nuove collezioni ispirandosi al legame del mondo del gioiello con quello della moda. Vorrei ricordare che le nostre produzioni di gioielli sono già “moda” Parlare della moda non vuol dire parlare solo di vestiti ma di cultura, ’estetica,’arte, design el gusto. Sicuramente questa contaminazione moda-oro rappresenta un grosso stimolo.

Aanche voi come Federorafi fate parte di Confindustria moda: è un modo per abbattere la parete fra moda e oro?

In questa epoca caratterizzata da grandi cambiamenti veloci e profondi per essere più forti nei mercati internazionali e nel mondo occorre sempre di più fare “sistema” non solo all’interno del settore orafo-argentiero bensì con gli altri settori dell’accessorio della moda, ed è per questo motivo che Federorafi è entrata a far parte di Confindustria Moda, che rappresenta 64.300 imprese del Made in Italy con un fatturato di 97,9 miliardi di euro e circa 575 mila lavoratori. Come sistema orafo dobbiamo quindi essere in grado di utilizzare al meglio tutte le sinergie e quella della contaminazione tra la moda e il gioiello è sicuramente quella più interessante e utile.

Non pensa che un matrimonio moda-oro possa diventare un elemento distintivo di questa capitale del metallo, un modo per distinguerla anche da Valenza e Vicenza?

Il distretto dell’oro di Arezzo ha già una sua millenaria connotazione e specializzazione in diversi ambiti produttivi che la rende protagonista a livello internazionale. Il matrimonio oro e moda, per quest’evento che prende forma ad Arezzo, vede partecipi aziende di tutti i vari distretti orafi italiani, ed è questa la miglior risposta che le posso dare.

L’anno che si è chiuso è stato buono per voi e gli altri che vivono di metallo puro, in controtendenza rispetto all’annus horribilis nazionale…

Dai dati, ancora provvisori, mi risulta essere un anno buono per tutte le aziende di affinazione e recupero metalli preziosi con un export di circa 7 miliardi, in crescita di oltre 2,8 miliardi di euro in termini assoluti e del 65,6% in termini relativi. Arezzo oltre ad essere il primo distrettoorafo-argentiero in Europa, negli ultimi tempi, sta diventando una piazza importante a livello internazionale per il trattamento e recupero industriale dei metalli preziosi.

È un trend positivo che prosegue anche nel 2021?

Difficile rispondere al momento, visto il periodo caratterizzato da molte incertezze, varie problematiche dovute alla pandemia, tra cui quella legata alla logistica a livello internazionale.

Con quale fatturato e quale utile italpreziosi chiude il bilancio 2020?

Per l’anno 2020 vediamo incrementato il fatturato in maniera considerevole, influenzato da una parte dall’aumento della materia prima e dall’altra grazie ad una politica di internazionalizzazione intrapresa da anni.

Per i gioielli è stato invece un anno durissimo, che 2021 sara’?

Nel 2021 vedo un lento miglioramento con un recupero previsto a partire dal terzo trimestre, naturalmente se si rispetta il programma di vaccinazioni e con un progressivo ritorno a livelli di attività pre-covid nel corso del 2022-2023. Le aziende hanno reagito innovando con coraggio e forte determinazione. Adesso è fondamentale che il governo ci dia delle risposte.

In generale che prospettive vede per l’economia aretina in emergenza daCcovid?

L’economia aretina è rappresentata da tante eccellenze e personalmente ho molta fiducia nella resilienza, nell’innovazione, nel coraggio e nella passione dei nostri imprenditori.