"La nostra area Lebole": le idee dei ragazzi

Cinque studenti del Colonna vorrebbero uno spazio su misura per teenager. Il progetto premiato nell’ambito del "Quotidiano in classe"

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di Gaia Papi

Si sono calati nei panni di un assessore all’urbanistica: cosa dovrebbe fare per dare una veste diversa alla nostra città, in un’ottica di smart city?

Matilde Portolani, Tommaso Volpi, Adele Gnagni, Giovanni Gallorini, Lorenzo Avantario, studenti della II G del liceo economico sociale Vittoria Colonna, si sono dati una risposta: recuperare la ex area Lebole abbandonata da una ventina d’anni, e trasformarla in un polo scolastico sempre aperto per agevolare le relazioni. Hanno elaborato un ambizioso progetto con il quale hanno partecipato al concorso dell’Osservatorio Giovani-Editori, vincendo il premio "Ambient’Amo: percorsi di educazione ambientale".

Promosso in collaborazione con la Regione, il concorso era riservato a tutte le classi delle scuole superiori della Toscana. Si chiedeva agli studenti di realizzare un elaborato contenente una o più proposte concrete per migliorare la vita dei propri concittadini, immedesimandosi nella figura di "assessori per un giorno".

La II G, nel frattempo passata al terzo anno, si era messa subito al lavoro. Uno dei cinque gruppi in cui era stata divisa ha pensato all’area industriale dismessa alla Lebole,

"Una ferita della città, un’area vasta in totale abbandono che ha colpito i ragazzi" spiega il professore di diritto ed economia Paolo Garzi. "Uno scheletro alle porte della città. Pensando a come poterlo riqualificalo hanno puntato su un loro bisogno, oggi più vivo che mai: le relazioni, i rapporti".

Ne è nato il progetto di un polo che unisce tutti i licei della città, con spazi dedicati esclusivamente alle relazioni, ma soprattutto sempre aperto. "Forse un messaggio subliminale che i ragazzi hanno lanciato alla città" sorride il professore.

Un’attenzione particolare anche all’ambiente, pensando ad edifici sostenibili. Ma non solo. "Si sono poi domandati a quel punto cosa ne sarebbe stato del patrimonio immobiliare delle scuole abbandonate. Hanno quindi pensato anche ad una loro riconversione intelligente, guardando, ancora una volta, alle relazioni. Questa volta però tra gli anziani. L’idea sarebbe quella di creare delle comunità, una sorta di centro sociale in pieno centro".

"Un progetto che – il professor Garzi tiene a precisare con una punta di orgoglio –è stato realizzato in autonomia dai ragazzi. Dopo qualche lezione teorica iniziale, gli studenti si sono ritrovati nei pomeriggi liberi per individuare e sviluppare ile loro idee. Progetto che ieri ha vinto il prestigioso premio. "Mi voglio congratulare con loro" dice.

Giovedì si è tenuta la premiazione a Firenze, al liceo classico Michelangiolo.

"Con questa cerimonia, non premiamo soltanto i vincitori ma premiamo il loro merito. Questi ragazzi hanno ’giocato e vinto’ e hanno così messo in luce i propri talenti – ha spiegato Pierfrancesco Salvetti, responsabile delle relazioni esterne dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori in occasione della premiazione – crediamo che scoprire i propri talenti per i ragazzi di oggi sia qualcosa che possa aiutarli nel loro percorso di vita. Prendere consapevolezza di chi sono e rendersi conto delle proprie caratteristiche individuali su cui investire è fondamentale per costruire il loro futuro. L’area dei concorsi e delle iniziative speciali è una delle molte attività dell’Osservatorio che si inseriscono nel contesto del progetto "Il Quotidiano in Classe".