di Silvia Bardi
Un piccolo branco di cinghiali corre sulla facciata di una casa. Leggeri come sagome di fili di ferro intrecciati. Il cartello stradale di divieto prende forma, si anima e diventa un lavoratore da cantiere. Parole che riportano l’uomo al centro, come amore e anima, sventolano alle finestre su panni stesi o si illuminano di notte. E’ una mostra a cielo aperto quella che invaderà il centro storico di Poppi, dal 13 agosto al 13 settembre con le installazioni di cinque noti artisti contemporanei che dialogheranno col tessuto urbano: Alfredo Repetti Mogol, Agnese Del Gamba, Clet Abraham, Antonio Massarutto e Sara Lovari. ’Essere con-temporanei’ il titolo per questo primo evento che coinvolgerà il castello dei Conti Guidi, l’abbazia di San Fedele e la ex chiesa di San Lorenzo, oggi galleria d’arte. Alcune installazioni saranno visibili solo di notte ma tutte hanno un loro messaggio da lanciare, anzi, un invito alla convivenza civile e al rispetto tra forme di vita differenti. Una delle opere, inoltre, coinvolge i residenti e li porta a riflettere su quello che hanno significato per ognuno di loro i mesi di emergenza sanitaria del 2020. "Dopo la conclusione del lockdown – spiegano alla Pro loco di Poppi – abbiamo pensato a una manifestazione che portasse un turismo di qualità. I turisti potranno così scoprire il nostro patrimonio storico-artistico e allo stesso tempo ammirare i linguaggi sorprendenti di cinque autori". Alfredo Repetti Mogol, fonda il suo lavoro sul linguaggio, parola scritta, proiettata e dipinta. Agnese Del Gamba, artista aretina, ricicla e crea con la palstica. Clet Abraham, street artist di origine francese, realizza opere applicando stickers sui cartelli stradali. Antonio Massarutto, scultore e designer, nel suo atelier a Cortona crea opere studiando anatomia umana e animale. Sara Lovari, artista casentinese, con carta, cartone, libri usati, corde e ferro, crea assemblage, installazioni.