La follia delle leggi razziali spiegata ai giovani

Domani a Rondine dieci alunni esclusi dalle scuole nel 1938 entreranno in classe con gli studenti. Per loro sarà la prima campanella

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La scuola è il primo luogo dove nascono relazioni, la "casa" dove la memoria "diventa patrimonio condiviso per costruire un futuro di pace". E’ il messaggio che domani accompagnerà il suono della campanella a Rondine Cittadella della Pace per una lezione che va oltre il valore della conoscenza e diventa patrimonio condiviso tra generazioni. In classe, insieme agli studenti di Rondine, entreranno dieci testimoni della discriminazione fascista, espulsi nel 1938 dalle scuole.

A loro fu negato il primo giorno di scuola, l’emozione, le amicizie, l’entusiasmo del primo vero passo dentro la vita. Ma quel tempo negato e sedimentato come una cicatrice incancellabile, sarà restituito agli studenti esclusi che diventano così "presenza indispensabile per avviare un nuovo anno scolastico, in un autentico e concreto itinerario di attuazione della Costituzione, grazie al quale gli studenti di oggi avviano i loro studi con, al centro, i temi dei diritti umani, dell’inclusione, della convivenza e della pace", spiegano i promotori dell’iniziativa realizzata con il supporto di Progetto Memoria.

Testimoni della discriminazione e studenti di Rondine seguiranno la lezione di Francesco Bei, vicedirettore del quotidiano La Repubblica, che seguiràl’introduzione del presidente e fondatore di Rondine, Franco Vaccari e della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni e l’intervento in videoconferenza del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Agli studenti di ieri e a quelli di oggi parlerà in un videomessaggio la senatrice a vita Liliana Segre che con Rondine ha un legame ormai indissolubile nell’impegno per la promozione dei valori di pace e dei diritti umani. E’ molto atteso l’intervento di Liliana Segre, testimone della Shoah e della discriminazione antiebraica messa in atto contro tutti gli ebrei italiani.

Domani alle 9 in punto la campanella suonerà e sarà un’esperienza unica e irripetibile in cui il tempo sui fermerà unendo ieri e oggi: studenti che entreranno in classe per spiegare ad altri studenti perchè fu loro negata il diritto allo studio. Vite segnate, irrimediabilmente che diventano patrimonio condiviso per i giovani nati in un tempo lontano dall’orrore delle leggi razziali.

Un tempo libero in cui mettere a frutto potenzialità e progetti. Senza barriere.

L.B.