Segnali positivi sul fronte dell’occupazione. E’ il dato che emerge dallo studio della Camnmera di Commercio di Arezzo e Siena. Numeri alla mano, il quadro che si delinea focalizza una crescita dell’1,5% degli addetti nelle imprese aretine. In termini assoluti, complessivamente sono 118.874, mentre quelli delle localizzazioni aumentano del +4,3%, toccando quota 122.439. Un dato che il segretario generale dell’ente camerale Marco Randellini richiama analizzando i dati dello studio e apre buone prospettive dopo gli effetti della pandemia e nell’anno che, secondo gli esperti, sarà ancora attraversato da instabilità anche se con una tenuta complessiva sulla ripartenza già innescata nel 2021. Qual è l’identikit delle imprese? Al 31 dicembre 2022 in provincia di Arezzo sono registrate 8643 imprese femminili, ovvero aziende in cui la partecipazione di controllo e proprietà è per la maggioranza nelle mani di donne. Con una lieve variazione in negativo, pari allo 0,9% rispetto al 2021.  "Nel loro complesso le imprese in rosa rappresentano il 23,7% del totale di quelle provinciali", osserva Randellini. I settori in cui la presenza femminile è più marcata sono il commercio (1.974 imprese, 22,8% del totale), l’agricoltura (1.654 imprese, 19,1%) e le attività manifatturiere (1.118 imprese, 12,9%).  Fra i principali settori dove le imprese condotte da donne hanno maggiore peso sono le altre attività nell’ambito dei servizi in cui rappresentano oltre la metà delle imprese del settore (59,3%), sanità e assistenza sociale (34,2%), i servizi di alloggio e ristorazione (31,4%), agricoltura (29,5%) e manifatturiero (22%). C’è poi il dossier giovani. Qui i dati della Camera di Commercio rilevano 2.672 imprese in cui la partecipazione di controllo e proprietà è detenuta in maggioranza da persone con meno di 35 anni di età, con una flessione del 3,3% rispetto al 2021. Tutavia, nel corso del 2022 le imprese giovanili hanno confermato la loro grande vitalità: sono nate infatti 466 nuove aziende e ne sono state chiuse 165. Il bilancio a fine anno è quindi ampiamente positivo: +301 imprese. "Il dato sembra contraddittorio rispetto a quanto già affermato: il motivo di questa discrepanza è da individuare nel fatto che la classe imprenditoriale è soggetta a un progressivo invecchiamento, ragione per cui i saldi positivi della demografia imprenditoriale giovanile non riescono a bilanciare i flussi negativi dovuti al passaggio degli imprenditori al di sopra della soglia dei 35 anni" sottolinea Randellini.  Dalla radiografia dell’ente camerale, emerge un dato che Randellini rimarca: i giovani "forniscono comunque un contributo determinante alla natalità imprenditoriale, visto che più di una nuova attività su quattro (27%) è costituita da under 35. Si tratta di un risultato di rilievo se si pensa che le imprese giovanili rappresentano soltanto il 7,3% delle 36.413 aziende che costituiscono il sistema imprenditoriale aretino".

Cronaca

Segnali positivi sul fronte dell’occupazione. E’ il dato che emerge dallo studio della Camnmera di Commercio di Arezzo e Siena. Numeri alla mano, il quadro che si delinea focalizza una crescita dell’1,5% degli addetti nelle imprese aretine. In termini assoluti, complessivamente sono 118.874, mentre quelli delle localizzazioni aumentano del +4,3%, toccando quota 122.439. Un dato che il segretario generale dell’ente camerale Marco Randellini richiama analizzando i dati dello studio e apre buone prospettive dopo gli effetti della pandemia e nell’anno che, secondo gli esperti, sarà ancora attraversato da instabilità anche se con una tenuta complessiva sulla ripartenza già innescata nel 2021.
Qual è l’identikit delle imprese?
Al 31 dicembre 2022 in provincia di Arezzo sono registrate 8643 imprese femminili, ovvero aziende in cui la partecipazione di controllo e proprietà è per la maggioranza nelle mani di donne. Con una lieve variazione in negativo, pari allo 0,9% rispetto al 2021. 
"Nel loro complesso le imprese in rosa rappresentano il 23,7% del totale di quelle provinciali", osserva Randellini. I settori in cui la presenza femminile è più marcata sono il commercio (1.974 imprese, 22,8% del totale), l’agricoltura (1.654 imprese, 19,1%) e le attività manifatturiere (1.118 imprese, 12,9%). 
Fra i principali settori dove le imprese condotte da donne hanno maggiore peso sono le altre attività nell’ambito dei servizi in cui rappresentano oltre la metà delle imprese del settore (59,3%), sanità e assistenza sociale (34,2%), i servizi di alloggio e ristorazione (31,4%), agricoltura (29,5%) e manifatturiero (22%).
C’è poi il dossier giovani. Qui i dati della Camera di Commercio rilevano 2.672 imprese in cui la partecipazione di controllo e proprietà è detenuta in maggioranza da persone con meno di 35 anni di età, con una flessione del 3,3% rispetto al 2021. Tutavia, nel corso del 2022 le imprese giovanili hanno confermato la loro grande vitalità: sono nate infatti 466 nuove aziende e ne sono state chiuse 165. Il bilancio a fine anno è quindi ampiamente positivo: +301 imprese. "Il dato sembra contraddittorio rispetto a quanto già affermato: il motivo di questa discrepanza è da individuare nel fatto che la classe imprenditoriale è soggetta a un progressivo invecchiamento, ragione per cui i saldi positivi della demografia imprenditoriale giovanile non riescono a bilanciare i flussi negativi dovuti al passaggio degli imprenditori al di sopra della soglia dei 35 anni" sottolinea Randellini. 
Dalla radiografia dell’ente camerale, emerge un dato che Randellini rimarca: i giovani "forniscono comunque un contributo determinante alla natalità imprenditoriale, visto che più di una nuova attività su quattro (27%) è costituita da under 35. Si tratta di un risultato di rilievo se si pensa che le imprese giovanili rappresentano soltanto il 7,3% delle 36.413 aziende che costituiscono il sistema imprenditoriale aretino".

La disoccupazione è in frenata  Crescono le imprese al femminile    

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La disoccupazione è in frenata Crescono le imprese al femminile

I giovani alla riscossa: sono 2.672 le ditte aretine in cui controllo e proprietà sono detenuti da under 35. Nel corso del 2022 ci sono 301 imprese in più gestite dalle nuove generazioni. Il commento di Randellini

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