La biblioteca sarà trasferita nei sotterranei

E dotata di tutte le tecnologie potrà essere messa a quel punto interamente a disposizione degli studiosi

Divisa tra Eremo e Monastero e dispersa in molti luoghi dopo le soppressioni degli Ordini religiosi di Napoleone prima e dello stato italiano poi, era limitata nella sua accessibilità ai soli autorizzati. Tutto questo però sta per cambiare. Il materiale bibliotecario del monastero sta già muovendosi verso una nuova sede nei sotterranei, dotata di tutte le moderne tecnologie necessarie oggi dove, a partire dal 10 luglio, ci dice Dom Ugo, sarà accessibile al pubblico, con possibilità di consultare testi delle due biblioteche dell’Eremo, che conserva il materiale più antico, e del monastero.

La storia italiana, dalle Disputationes Camaldulensis degli umanisti fiorentini fino al Codice di Camaldoli (importante per la nostra Costituzione), è passata spesso da Camaldoli, e la biblioteca ne è testimonianza. Dom Ugo, in virtù della sua formazione culturale, ne è stato per molto tempo il gestore.

Dall’alto del suo lavoro, con all’attivo oltre 30 mila schede realizzate con la macchina da scrivere, ci parla dei codici preziosi che vi sono conservati: dagli Annali camaldolesi ai numerosi documenti relativi al Codice forestale camaldolese.