L'ultimo spettro: 3 casi di Delta, tutti in Valdarno. Tacconi: "Manteniamo le precauzioni"

Stranieri, un rientro da fuori. «Ci vuole lo scudo delle due dosi, vaccinarsi è fondamentale». Da ieri centomila hanno finito il ciclo. "Mascherine? Pronte all'eventuale uso"

Danilo Tacconi

Danilo Tacconi

Arezzo, 6 luglio 2021 - L’ultimo spettro. Lei, la variante Delta, o meglio la variante Indiana, prima che il carosello dei nomi non decidesse di virare sull’alfabeto greco. La aspettavamo, è arrivata. La aspettavamo più o meno come nel marzo del 2020 i primi casi di Covid: incrociando le dita per non averli ma certi che il momento sarebbe arrivato. Ieri la conferma, a cavallo del report che ogni lunedì la Asl dedica proprio alle varianti.

Sotto la inglese e la brasiliana spunta un’altra casella: ed è Delta. Tre casi, tutti in Valdarno. In base alle prime indicazioni sarebbero due a Terranuova e uno a Castelfranco ma in serata dai sindaci, pure abituati a raccontare fino in fondo le novità sulla pandemia, non erano arrivate conferme, segno che non ne avevano. Tutti stranieri, due residenti qui da tempo e di origine da paesi di oltre oceano. Uno rientrato da fuori.

Positivi dei giorni scorsi: ormai da una settimana qualunque tampone non negativo veniva mandato a Siena per il sequenziamento. E ieri Siena ha avuto brutte notizie per tutti: tre Delta da noi, altre tre nel resto della Asl. Ma era solo questione di tempo:se è vero che questa variante già copre il circa 20% dei nuovi positivi, nessun muro l’avrebbe fermata.

Danilo Tacconi, dobbiamo preoccuparci? «E’ chiaro che ci sarebbero stati dei primi casi: come girano le persone gira anche il virus»

Il primario di malattie infettive non fa in tempo a festeggiare un reparto quasi vuoto che trova l’ennesima doccia fredda. E ora che dobbiamo fare? «Essere prudenti e prendere tutte le precauzioni possibili»

Più di quelle attuali? «Sì, la rapidità di contagio di Delta è del 60% più alta delle altre varianti»

Addio normalità? «No, non è detto. Anche perché siamo messi meglio degli inglesi»

In che senso? «Quando sono stati attaccati da Delta avevano tante prime dosi e pochi richiami»

Ma anche qui c’è ancora da camminare.. «Sì’, però la vaccinazione è ad uno stadio diverso»

Basta contro Delta? «Di sicuro la protezione è legata alla doppia dose. Però..»

Però? «Beh, come in passato la prima copre almeno dalle conseguenze più gravi»

Dobbiamo rimetterci la mascherina? «Dobbiamo tenerla pronta, quando all’aperto i contatti non sono del tutto evitabili e le distanze non sono certe»

Un consiglio? «Farla finita con i dubbi sulle vaccinazioni: è l’unica difesa»

Ad esempio coi sessantenni.. «Qui le cose vanno meglio: ma restano migliaia quelli che non hanno avuto il richiamo o addirittura la prima dose»

E il virus corre ancora.. «Forse non corre ma certo circola: sennò si ridurrebbero anche le varianti»

E pensare che proprio ieri è stato toccato un traguardo importante per la vaccinazione: la soglia dei centomila immuni, quindi con il ciclo completo. In maggioranza doppie dosi più i Johnson & Johnson. Mentre si aspetta la riapertura del portale, tra giovedì e venerdì, con il debutto dei bambini dai 12 ai 15 anni. La vaccinazione ha cambiato pelle. Ormai i richiami sono più delle prime dosi, crescono gli immuni ma non i protetti almeno con una dose. E si sta attenti alle scorte: per questo la Toscana ha un margine di somministrazione più basso di altre regioni. Le fialette per i richiami non possono mancare: nessuno può permettersi di ricominciare da capo. Anche se a Delta piacerebbe parecchio