L'ospedale alza i controlli anti-variante. Rianimazione risale al 40% dei posti Covid

A terapia intensiva entro l’estate altri 9 letti. Pronto soccorso: 130 accessi al giorno. Malattie infettive e pneumologia a 90 pazienti: limite a 145. I reparti aperti

Rianimazione ad Arezzo

Rianimazione ad Arezzo

Arezzo, 7 marzo 2021 - L’ospedale sta tenendo? «Certo: anche se siamo in un altro momento nevralgico della pandemia». Ancora? «Sì, è una scommessa che non finisce mai» Barbara Innocenti, direttrice del San Donato e della rete ospedaliera, in genere fatica perfino sotto la mascherina a nascondere il sorriso. Che resiste, anche alla stanchezza.

Qual è il motivo di attenzione? «Garantire sempre l’equilibrio migliore tra Covid e non Covid: stavolta il S.Donato non ha mai sospeso il resto dell’attività» E ora? «Stiamo lavorando per ritornare alla normalità e dobbiamo farlo mantenendo quell’equilibrio» Cominciamo da rianimazione, chiave decisiva. Quanti posti avete? «Per il Covid ne lasciamo 15 e ora 13 sono occupati. Più ci sono dieci posti extra al S.Donato e 12 tra Bibbiena e la Gruccia»

Dunque 13 su 37, circa il 40% che è un dato sopra il limite.. «Sì, ma in altri periodi siamo stati anche oltre. E poi..» Poi? «Beh, procede il progetto di nuovo ampliamenti dei posti letto, per arrivare a 18 nuovi» A che punto siamo? «Avanzato, conto che gli ultimi 9 siano pronti entro l’estate». E il reparto Covid? «A oggi siamo risaliti a 90 pazienti ma i margini ci sono».

Già riaperto il cosiddetto Covid 3: e poi? «Siamo in condizione di arrivare a 123 e con un ulteriore ampliamento a 143» Sarà necessario? «Spero proprio di no» Spera o crede? «Ne sono convinta. Anche perché abbiamo rafforzato i posti di cure intermedie alla Fratta» Fino a quanto? «Sessanta posti, non ancora tutti attivati: una valvola di sicurezza fondamentale»

E il resto dell’ospedale? «Tutti i reparti e tutti i servizi sono aperti» Come si concretizza il progressivo ritorno alla normalità? «Intanto con il rientro dell’ortopedia e della traumatologia grave. E poi estendendo progressivamente i posti nei vari servizi» Sale operatorie: sono libere? «Da tempo non ospitano più letti di rianimazione»

E quindi sono operative? «Lo sono con il limite che sappiamo della carenza di anestesisti: quando hai un’area Covid così ampia il problema si sente. Comunque i grossi interventi e l’oncologia sono al sicuro» E resta il centro chirurgico.. «Sì, estesa fino ad aprile» Le analisi del sangue e simili? «Mai interrotte. Solo ridotte quelle senza prenotazione, una dozzina di slot al giorno»

In futuro? «La casa della salute al Baldaccio segnerà una svolta» Le aree disponibili? «Da tutte le chirurgie alla cardiologia, dalle medicine alla riabilitazione» E le varianti come incidono? «Abbiamo alzato la guardia: dallo stop agli accompagnatori al rinforzo dei controlli» C’è stato solo il caso di geriatria. Quando riapre il reparto? «E’ aperto: quegli spazi sono in quarantena, c’è un’ala diversa»

E dove le vaccinazioni? «Quelle in ospedale sono minimali, il grosso dei sanitari è coperto» Il pronto soccorso? «130 accessi al giorno..» La gente trema ad affacciarsi? «Secondo me non più: arrivano quelli appropriati. Il numero di ricoveri è lo stesso» I numeri torneranno a volare? «Ci sta tutto: ma più avanza la vaccinazione e meno sarà probabile»