L'idea: candidare Anghiari e la Valtiberina a capitale italiana della cultura 2026

L'ha formulata il sindaco Alessandro Polcri: "Bisogna togliere al nostro comprensorio il ruolo di "cenerentola" nell'ambito della provincia di Arezzo"

Una suggestiva veduta del borgo antico di Anghiari

Una suggestiva veduta del borgo antico di Anghiari

Arezzo, 20 settembre 2022 - La proposta è di quelle oltremodo interessanti: candidare Anghiari e la Valtiberina Toscana a capitale italiana della cultura 2026. Perché non provarci? E il sindaco anghiarese Alessandro Polcri non ci ha pensato due volte, trovando un appoggio dei colleghi comprensoriali che ora dovrà essere ufficializzato. Le credenziali non mancano: pensiamo alla bellezza dei borghi e dei paesaggi, a personaggi quali Michelangelo Buonarroti, Piero della Francesca, Luca Pacioli (tutti nati qui) e allo stesso Leonardo da Vinci, che ha attinenze con Anghiari e con Pacioli, oppure alle tante tradizioni, ai diari di Pieve Santo Stefano e all’Università dell’Autobiografia di Anghiari. L’estate da record di visitatori per il paese di Baldaccio, l’esigenza di togliere alla vallata quel ruolo di “cenerentola” che ricopre in provincia di Arezzo e l’occasione importante di dare una visione unitaria al territorio sono le causali che Polcri intende mettere sul piatto entro il prossimo anno, se si vuole sfruttare il tempo utile per “prenotare” il 2026. Anche l’assessore alla cultura del Comune di Anghiari, Alberica Barbolani da Montauto, ribadisce il concetto: “L’importanza di lavorare in rete a livello di vallata ci è ben chiaro e ne abbiamo parlato più volte anche con gli assessori degli altri Comuni: vi sono già delle iniziative condivise, quali i Chiostri Acustici promossi dall’instancabile Catia Cecchetti, direttrice del Museo Diocesano di Città di Castello, o il grande progetto del Festival dei Cammini di Francesco, a cura della Fondazione Progetto Valtiberina. Sono iniziative che valorizzano tutta l’alta Valtiberina, nel rispetto delle peculiarità dei singoli Comuni, riconoscendo al territorio una storia e una fisionomia comune e creando un ponte che in questo caso collega Toscana e Umbria. Il progetto della candidatura di Anghiari e della Valtiberina a capitale italiana della cultura 2026 è senza dubbio il più ambizioso, a dimostrazione di quanto sia fondamentale ragionare in ottica di vallata, perché è il territorio che deve essere promosso ed è il territorio che a sua volta valorizza il luogo specifico. La proposta verrà girata alla giunta dell’Unione dei Comuni, ma noi stiamo lavorando anche su un altro progetto del quale riferiremo a tempo debito”. Intanto, l’essere entrata nel circuito “Terre degli Uffizi” ha già prodotto i primi tangibili risultati per Anghiari: “Aumento costante di visitatori nei nostri musei e di conseguenza nel nostro borgo, presa di coscienza della gente del posto sulla ricchezza della storia locale e una visibilità internazionale che Anghiari si sta sempre più ritagliando”, ha detto l’assessore