Katia conosceva chi l'ha ucciso: l'autopsia rafforza la pista

E' stata picchiata selvaggiamente prima del colpo fatale dietro l'orecchio. Ora è caccia al dna dell'assassino. Il possibile scenario del delitto

Katia Dell'Omarino

Katia Dell'Omarino

Arezzo, 18 luglio 2016 - Conosceva il suo assassino. Katia Dell’Omarino, la notte in cui è stata uccisa, non ha accettato il passaggio di uno mai visto prima ma è salita sull’auto di una persona in qualche modo familiare. E’ la pista prevalente sul delitto di Sansepolcro, alla luce dei risultati dell’autopsia che confermano, o non smentiscono, alcune intuizioni investigative. Non è stato un incontro casuale ma probabilmente il chiarimento, degenerato in raptus, fra due che un rapporto lo avevano. Una relazione occasionale che l’anonimo omicida vive nell'ossessione che venga rivelata, fino a comprometterne la sua immagine pubblica.

Prima di ucciderlo l'ha picchiata con violenza selvaggia alla testa e poi l’ha finita con un colpo dietro l’orecchio. Così è stata uccisa Katia Dell’Omarino, secondo le indiscrezioni che filtrano dall’autopsia. Nessun proiettile, nessuna arma appuntita.

Sul colpo di grazia l’ipotesi principale resta quella di un corpo contundente. Non un piccone, ma qualcosa di simile ad un martello, magari di quelli che sono nel kit dell’auto per le riparazioni.

L'autopsia è stata condotta al San Donato dal dottor Marco Di Paolo, dell’istituto di medicina legale dell’università di Pisa, e dalla genetista Isabella Spinetti. Le ferite profonde sono due. Ma quella fatale dovrebbe essere stata quella dietro l’orecchio.

Prima l'assassino di Katia ha infierito a mani nude: schiaffi e pugni, forse il segno di un raptus crudele. Finchè non ha impugnato un oggetto e ha calato i colpi fatali. Lo scenario, insomma, pare ancora quello di un delitto d’impeto, forse di una discussione degenerata dopo una tensione di giorni. 

Prima dell’autopsia i prelievi che potrebbero essere utili a isolare un Dna. Se dovesse emergere un sospettato, diventebbe la prova chiave contro il colpevole. La prima impressione è che non ci sia stato un rapporto sessuale.

Katia Dell'Omarino era stata uccisa nella notte tra lunedì e martedì scorsi a Sansepolcro e ritrovata ormai priva di vita lungo il torrente Afra.

Tra le ipotesi quella di indagini orientate su una persona conosciuta da Katia e della quale la donna evidentemente si fidava.