Insulti razzisti al collega di lavoro: lui li denuncia, bloccati dai carabinieri

I militari hanno verificato che le minacce nascevano proprio dal colore della pelle: è un dipendente di origine asiatica

I carabinieri hanno individuato il responsabile del furto in un’azienda calzaturiera (foto d’archivio)

CARABINIERI NOTTE. Luca Castellani/Fotocastellani

Arezzo, 14 aprile 2019 - Una storia di razzismo e due vicende familiari che dovrebbero far riflettere. La prima riguarda un reato odioso e purtroppo sempre più diffuso ai nostri giorni. A Bucine, un comune diventato ormai, come molti nel comprensorio, multietnico e che ha fatto dell’accoglienza la sua bandiera, due operai incensurati hanno iniziato a prendere di mira un collega di lavoro solo perchè il colore della sua pelle è diverso.

Da tempo non perdevano occasione per insultarlo in vari modi, con frasi che denigravano anche il Paese di origine della vittima delle loro angherie verbali, uno straniero proveniente dal Sud Est asiatico. Lui sulle prime ha sopportato, ingoiando amaro, ma quando le parole pur pesanti si sono trasformate in minacce vere e proprie, ha deciso che era giunto il momento di dire basta e ha suonato il campanello della caserma dei carabinieri del capoluogo valdambrino.

Un gesto coraggioso e che ha consentito agli uomini in divisa di avviare le indagini e di risalire ai bulli denunciandoli per minaccia a sfondo razziale. E ancora la violenza, stavolta tra le mura domestiche, è al centro di un altro episodio accaduto nella vallata dove la mamma di un rumeno ha chiamato il 112 per chiedere aiuto di fronte agli atteggiamenti prevaricatori del figlio.

Giunti sul posto, i militari del Radiomobile sangiovannese, si sono dovuti difendere perchè l’uomo si è scagliato contro di loro con l’intenzione di ferirli. Alla fine l’energumeno è stato bloccato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. L’amore filiale vacilla però pure a Castelnuovo dei Sabbioni e lo dimostra la curiosa vicenda venura alla luce di recente. Approfittando del ricovero in ospedale del padre, la figlia e il compagno hanno pensato bene di sfilargli la carta di credito dal portafoglio e di darsi alle spese folli e al prelievo di contanti.

Adesso dovranno rispondere di furto aggravato. Salendo sull’altopiano, infine, il fatto non inedito, per la verità, di un babbo che dimentica di corrispondere l’assegno con gli alimenti alla ex moglie e ai figli. Il valdarnese che si era scordato di versare il dovuto in più spiava l’ex compagna, intercettandone la posta e anche in questo caso è scattato il deferimento alla magistratura.