Insulti e minacce social a Venuti "Devi morire, torna al Montevarchi"

Il difensore della Fiorentina è nato nel centro valdarnese, la rabbia degli hater dopo la partita con il Milan. Il riferimento al cancro e alla società rossoblù nei messaggi alla fidanzata. Indagini della polizia postale

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di Matteo Marzotti

Minacciato di morte, l’auspicio di una malattia e poi insulti razzisti alla compagna. Gli haters colpiscono ancora e lo fanno via social. Protagonista, suo malgrado della vicenda, è Lorenzo Venuti, il terzino della Fiorentina, classe 1995 e nato a Montevarchi, cresciuto a Incisa Valdarno e residente da qualche mese sulle colline che si trovano a due passi da Pian di Scò.

È il secondo episodio di accuse e offese via social ai danni del calciatore viola nel giro di poche settimane. Il primo caso si era scatenato all’indomani della partita di Coppa Italia giocata al Franchi contro la Juventus. In questo caso un pallone nel cuore dell’area toscana carambolò addosso a Venuti che consegnò la vittoria, di misura, ai bianconeri. Adesso un nuovo caso, legato all’ultima partita della Fiorentina in casa del Milan. Venuti alla fine del primo tempo viene sostituito ed ecco partire via social una raffica di insulti, recapitati alla compagna Augusta Iezzi. Bestemmie e auspici di malattie in sequenza quelli che la ragazza ha poi condiviso sempre via social mostrando anche nome e cognome dell’hater. "C’hai il fidanzato cancrato, speriamo muoia" le ha scritto lo pseudo tifoso viola insieme a una lunga serie di insulti.

La ragazza, colpita dal tono dei messaggi, ha anche condiviso un video nel quale le tremavano le mani, sconvolta da quanto stava accadendo. Intanto dall’altra parte i messaggi sono proseguiti.

"Il tuo ragazzo fa veramente schifo l’unica squadra dove potrebbe giocare è il Montevarchi" ha scritto l’hater rimarcando le origini del giocatore della Fiorentina, cresciuto nel vivaio viola e che prima di affermarsi in serie A ha giocato anche tra le fila di Pescara, Brescia in serie B, Benevento con cui ha vinto un campionato cadetto esordendo in serie A prima di tornare in B a Lecce e quindi restare in pianta stabile a Firenze. "Non me ne frega niente delle critiche mosse verso il calciatore, anzi sono aperto a farne tesoro per migliorare - ha scritto Venuti sui propri canali - ma quando si muovono insulti inerenti la morte, a tumori e cancri non ci sto. Perchè forse non sapete (tu e i tuoi amici che ridevano e sghignazzavano) cosa significa combattere contro un cancro".

Parole a cui hanno fatto eco quelle della fidanzata, Augusta Iezzi, rilasciate a La Nazione. "Sono impietrita per le offese lette. Gli attestati d’affetto ricevuti sono stati molti e questo mi rincuora: il padre di Lorenzo è molto malato ed è logico che offese del genere lo colpiscano nel vivo. Ci siamo messi in contatto con la persona che ci ha offeso ma non abbiamo ricevuto scuse, anzi gli insulti sono stati pure reiterati. Un gesto così non deve rimanere impunito, una persona del genere deve svolgere lavori socialmente utili. Se tornerò allo stadio? Le offese non aiutano: se posso eviterò".