Incubo Covid: noni in Italia per i casi Rsa nel mirino, soffre Rianimazione

Salgono a 8 i pazienti di terapia intensiva, la "bolla" recupera il suo margine. L’escalation non si interrompe. Oltre 1300 contagi, 400 solo in città, ma numeri alti dappertutto. Quasi 200 gli studenti nuovi positivi

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di Alberto Pierini

Doveva arrivare ed è arrivata. L’ennesima grandinata di contagi: stavolta annunciata, visto che il report di mercoledì copriva 10 ore contro le tradizionali 24 sempre garantite dalla Asl. E purtroppo in questa fase non solo le ore ma anche i minuti fanno la differenza sui positivi. I nuovi sono 1373: non siamo al picco, che ormai si era arrampicato sopra 1700, ma poco ci manca. E soprattutto non cambia la valutazione del fenomeno. I cui equilibri si giocano tutti in ospedale. E qui arriva lo squillo di allarme vero: salgono a otto i ricoveri in terapia intensiva, altri tre rispetto a ieri. Mentre il reparto ha recuperato una parte del margine perduto.

Ma torniamo per un attimo ai dati, che nascondono un altro elemento non da poco. Nell’ultima settimana siamo nel top ten (in questo caso amara) dei contagi in Italia. Al nono posto assoluto, come indica la Fondazione Gimbe: eravamo, ricorderete, dodicesimi sette giorni prima, purtroppo siamo andati oltre.

Il nostro numero di casi per centomila abitanti è vertiginoso, 2275. Pensate che ne basterebbero 150 per passare in rosso, sia pur a fronte di un’occupazione dei reparti ospedalieri che per ora non esiste., La classifica conferma quanto stia pesando sui numeri anche la scelta di parificare tamponi rapidi e tamponi molecolari. Nelle prime 15 ci sono Firenze, Siena, Prato, Pisa, noi, Pistoia e Lucca. Un en-plein travolgente, la Toscana tra i "cattivi" del Covid.

Lì dove una volta ci voleva un molecolare di conferma, ora sei positivo punto e basta. Tamponi che ieri sono risaliti a 5921: ma occhio, perché 4195 sono per l’appunto antigenici, è chiaro che il risultato sarebbe del tutto diverso se le regole non fossero cambiate. A queste regole Arezzo veleggia oltre i 400 casi al giorno e la mappa è ricca di focolai: 58 a Castelfranco, 60 a Castiglioni, 64 a Cavriglia, 80 a Cortona, 84 a Montevarchi, 58 a San Giovanni, 51 a Terranuova. I sindaci finora lamentavano la divergenza dei dati tra Regione e Asl, ora coincidono, anche nella fascia oraria da mezzanotte a mezzanotte. Ma coincidono sulla versione peggiore, il che non è il massimo.

Continuano a calare i contatti stretti (3950) sempre per le nuove regole e si allarga la fascia degli studenti contagiati, altri duecento. Tra le storie un’altra Rsa sotto attacco dopo quella di Castel San Niccolò: è la "Rosa Moretti" di San Giuliano, una ventina di casi tra ospiti e dipendenti, tra cui alcune suore. Ma stanno benino, avendo tutti ricevuto la terza dose.

Non quelli in ospedale. Rianimazione con 8 casi è quasi al pieno degli spazi preventivati, ma nei prossimi giorni apriranno altri 9 posti e tutto sarà più facile. La "bolla" Covid scende da 49 a 45: il "gioco" di equilibri tra entrate e uscite annunciato dalla Asl è partito. E speriamo di vincere sempre.