"In Ucraina per salvare i bambini" Giani annuncia la prima missione

Il presidente nazionale della Misericordia: Tir di prodotti donati, pullmini per riprendere mamme e figli "Anche da Arezzo famiglie disponibili". "Uso l’esperienza coi Papi per convincere ambasciate e nunziature"

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di Alberto Pierini

"Partiamo per la prima missione". Stamani, all’alba: anche perché Domenico Giani, ex responsabile della sicurezza vaticana e ora presidente nazionale della Misericordia, è di quelli che la mattina "si leva" presto. E senza bisogno della sveglia.

Ci siamo già?

"Ho avuto appena la conferma: un Tir di aiuti e dei pulmini di supporto verso i confini della Polonia"

E i pulmini a che servono?

"Per portare al sicuro mamme e figli: ma è solo l’inizio"

Come si trova alla regia regia di questa rete nazionale di soccorsi?

"Bene, è un modo che mi permette di valorizzare anche gli anni del Vaticano"

Come?

"Tutto passa da una rete di rapporti con le ambasciate e le nunziature"

E quando sentono il suo nome..

"Beh, non sono uno sconosciuto, è chiaro"

In Ucraina con Giovanni Paolo II fin dal 2001..

"Sì, non ero ancora il responsabile ma fu un viaggio straordinario"

In luoghi che ora sono di guerra..

"Purtroppo: ma è il momento di tirarsi su le maniche e reagire"

Partiamo dal basso: una famiglia che vive ad Arezzo e vuole mandare aiuti?

"Si presenta alla Misericordia, è pronta a ricevere e selezionare alimenti, sacchi a pelo e altro"

E poi?

"Compito nostro far arrivare tutto al Mercafir, il centro di raccolta regionale di Firenze. Da cui poi partirà verso l’Ucraina"

Con quali permessi?

"A quelli penso io, i percorsi per i sostegni ci sono o lavoriamo per aprirli"

Poi c’è la raccolta di fondi straordinaria..

"Sì, l’abbiamo attivata con l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati. Le offerte sono anche modulate alle esigenze della popolazione. Versi tot e sai cosa gli arriverà"

Ma sono tante le organizzazioni al lavoro..

"Sì e so per esperienza che il coordinamento è determinante: ho sempre chiesto che a livello governativo venisse istituto un dipartimento del terzo settore"

Intanto per la Misericordia...

"Siamo già lanciatissimi"

Su quante persone potete contare?

"Centomila in tutta Italia"

L’esercito di Giani...

"Molti sono volontari, preparati per queste missioni"

Che sono a rischio...

"Non estremo ma comunque reale"

Al centro i viaggi per trasferire i bambini..

"Sì, la prossima tappa sarà quella degli orfanotrofi ucraini: sto lavorando perché i piccoli vengano portati ai confini della Polonia o della Romania per portarli via""

Dove?

"Realizzeremo alcuni campi di accoglienza, sempre nei Paesi di riferimento dei profughi. E questo in intesa con la protezione civile di Polonia e Romania. Ma tanti verranno in Italia""

Anche ad Arezzo?

"Certo: ci sono famiglie già pronte ad accoglierli. C’è chi mette a disposizione le seconde case e chi una parte della propria casa. E poi..."

Poi?

"Gli istituti religiosi, stanno ritagliando ali dei conventi apposta per chi arriverà"

Da dove vengono le disponibilità?

"A tutti i livelli: non c’è nessun paragone con altre emergenze, come quella afghana"

Come mai?

"La guerra è in Europa, la gente ha paura e si mobilita. Perfino i russi.."

Ora...

"E’ proprio così: tante famiglie sono miste, hanno legami profondi con l’Ucraina, magari i nonni o gli zii"

E si fanno avanti..

"Si sentono abbandonati anche loro e spesso giudicati: non devono essere lasciati soli. Non chiudiamo gli occhi"

Intanto partono le prime missioni di trasferimento dei bambini..

"Sì e tra i volontari daremo precedenza alle donne, molto più adatte in certe situazioni"

Da angelo del Papa ad angelo dei profughi...

"No, non ho le ali. Solo collaboratori straordinari. E la spinta di una generosità collettiva senza precedenti"