In trentamila alla Fiera "minore". Ladro placcato da due antiquari

Edizione a sorpresa: 50 banchi in meno ma di nuovo grande pubblico. Pieno di turisti, vuoti tra gli stand. Ruba una borsa e scappa, lo inseguono, lo bloccano e aspettano la polizia: denunciato a 17 anni

La Fiera Antiquaria mette a segno un’edizione a sorpresa: trentamila presenze

La Fiera Antiquaria mette a segno un’edizione a sorpresa: trentamila presenze

Arezzo, 2 gennaio 2023 - Lui ha afferrato una borsa da un banco, chissà se prendendo quella a portata di mano o se scegliendo la migliore, in perfetto stile Fiera. E due antiquari si sono messi al suo inseguimento. Da San Francesco giù per via Guido Monaco. Tra la folla di Capodanno di un’edizione a sorpresa. Perché si incrociava con la festa, perché la prima sera era monopolizzata dall’attesa dell’anno nuovo, perché la mattina dopo la gente dorme. Ma per fortuna la Fiera non dorme. Piazza in una due giorni oggettivamente "minore", o almeno ad alto rischio, un afflusso da piena salute. Un weekend da trentamila presenze, forse perfino abbondanti.

Ma riprendiamo l’inseguimento del giorno. I due antiquari, mettendo le ali come l’evento aretino, placcano il ladruncolo, lo bloccano in terra, perfino sulle strisce in un trionfo di rigore. E aspettano che arrivi la polizia, che intanto i colleghi hanno chiamato. E’ un ragazzo di 17 anni, minorenne, la sua famiglia è originaria del Marocco ma lui è nato qui, aretino di seconda generazione. Non aveva mai fatto nulla del genere e anche questo gli evita conseguenze peggiori. Scatta la denuncia per furto aggravato: forse basterà a convincerlo sia bene andare in Fiera da visitatori e non in altre vesti. Di sicuro ha sbagliato zona dove colpire perché in Guido Monaco corrono veloci e vedono tutto.

Storie di Fiera. Che nell’edizione di Capodanno se ne inventa una da applausi. E pensare che la partenza era stata con il freno: tra titolari e spuntisti, chi non ha un posto fisso e lo sceglie di volta in volta, ce n’erano 149, uno dei numeri più bassi di sempre. Inevitabile quando la due giorni si incroci con una festa comandata e il margine sia rimasto tanto stretto, nell’elenco ufficiale meno di duecento nomi.

Banchi vuoti, piazze piene? Virando una celebre frase delle elezioni dovremmo dire così. In giro di tutti. Perché gli alberghi sono pieni o quasi e tanti arrivano dalla provincia. Forse con l’idea di mettere insieme l’utile della Fiera con il dilettevole del Capodanno. Forse fa da traino anche la Città di Natale, perché consente alla famiglie di sfoggiare un triplete di occasioni, convincendo anche i figli. Però la formula funziona.

Funziona anche come campanello d’allarme. Una sorta di viaggio nell’Antiquaria dei numeri troppo bassi. Via Cavour deserta, la Badia pure, piazza Grande rarefatta con i colori del mattonato ancora in evidenza. Via dell’Orto chiusa, piazzetta Madonna del Conforto alleggerita come piazza del Comune. Un percorso che la Fiera non può permettersi a lungo e che impone un "serrate le file" che ricomponga l’itinerario. Soprattutto ora che la ripresa è tangibile e che il richiamo dell’evento comincia a tornare quello di una volta. Una folla che a tratti diventa muro, dal Corso alto a via Seteria. Più forte del Capodanno, più forte dei ritardi che pure ci sono. E perfino dei ladruncoli improvvisati.