In quarantena per l'autista dello scuolabus: 10 presto "liberi"

Sarebbero rimasti a bordo meno dei 15 minuti indicati dalla legge: per gli altri gli isolamenti sono a scacchiera, secondo i giorni passati dai contatti

Scuolabus

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Arezzo, 3 novembre 2021 - Sarebbero diventati 58, dei 68 precedenti, gli studenti in quarantena nel comune di Civitella che frequentano piu' plessi scolastici. Ad essere risultato positivo domenica scorsa e' stato l'autista di un mezzo pubblico che effettua servizi diversi durante la settimana.

L'uomo, regolarmente vaccinato ed in possesso di green pass, ha effettuato un tampone perche' un familiare aveva sintomi simili all'influenza. E' stato quindi ricostruito il numero di studenti che durante la settimana avevano usufruito del trasporto scolastico e che si erano trattenuti oltre 15 minuti nel mezzo.

"Inizialmente abbiamo preferito attivare la quarantena per tutti - ha detto il sindaco di Civitella Andrea Tavarnesi all'AGI - adesso dopo aver minuziosamente ricostruito tutte le tempistiche ci siamo accorti che una decina di alunni si trattengono all'interno del mezzo meno di 15 minuti, tempistica indicata dalla normativa come spartiacque per andare o meno in quarantena e quindi abbiamo comunicato i nominativi alla Asl che dovrebbe a breve liberarli dalla quarantena. Siamo a ribadire che l'autista era regolarmente vaccinato."

L'autista sta bene e in questo momento la Asl ha attivato quarantene sfalsate nel tempo in base al giorno in cui gli alunni hanno usufruito del servizio e quindi incontrato l'autista sul mezzo

LA STORIA. I più piccoli, con la fantasia che colora il loro mondo, lo vedranno come una sorta di super eroe. Un «eroe» che la mattina li porta a scuola e a mezzogiorno li riaccompagna a casa. Ma ora a casa ci dovranno restare, almeno qualche giorno: e beffa vuole che a «tradirli» sia stato, del tutto involontariamente, proprio lui. Lui, l’autista di uno scuolabus.

Ha scoperto di essere positivo: e a catena sono finiti in quarantena per ora 68 bambini. Lui, sia chiaro, di colpe non ne ha neanche una. Se non quella, forse, di essere particolarmente scrupoloso, proprio per difendere i suoi piccoli passeggeri. Al lavoro per un comune della Valdichiana vicino ad Arezzo. Vaccinato due volte e naturalmente «armato» di regolarissimo Green pass. Ma tanto scrupoloso da correre a farsi un tampone appena uno dei suoi familiari stretti ha scoperto di avere qualche linea di febbre. Quanti lo avrebbero fatto?

Pochi, fidando su quell’aura di invincibilità che la carta verde sotto sotto ti trasmette. Ma aveva ragione lui: è risultato positivo. E qui sono cominciati i guai. Perché mentre Roma lavora ad allentare le regole, ormai decisamente superate, in vigore restano quelle vecchie. E che inchiodano in quarantena tutti i bambini che abbiano avuto un passaggio dallo scuolabus dell’autista contagiato.

E nei piccoli comuni questi mezzi sono «ecumenici»: portano bimbi dalle materne fino alle medie. Risultato? Tutti a casa, tutti in didattica a distanza, meno chi frequenta gli asili, che con la Dad hanno poco a che fare. Un paradosso mentre il comitato tecnico scientifico parla di quarantene in classe solo a fronte di tre positivi? Probabilmente sì, anzi decisamente sì: ma non ne hanno colpa nè l’autista, nè il Comune nè la Asl.

Semmai i tempi un po’ «borbonici» con i quali certi tocchi e ritocchi delle norme vengono portati fino in fondo. E’ stato ricostruito (come conferma l’agenzia Agi) il percorso del pulmino: e quanti studenti ne avessero usufruito durante la settimana. Totale 68, dall’infanzia alla primaria alle medie. Tutti in quarantena. Ma ora sono in corso verifiche. Il Comune sta rivedendo l’elenco dei ragazzi fornito al tracciamento della Asl.

In attesa delle nuove regole ce nè una vecchia che si può comodamente applicare: per far scattare la quarantena i ragazzi devono rimanere a bordo del mezzo pubblico oltre 15 minuti. E ci sono famiglie dalle quali lo scuolabus arriva prima, in meno di un quarto d’ora. Qualcuno sarà «liberato» sul filo delle lancette. Intanto la giornata ci consegna altri 16 casi: tutti in Valdarno, in testa Terranuova e Cavriglia, ritrovatesi con il cerino in mano per questa ultima fase di pandemia.

Ma occhio ai dati: di 16 dieci sono in età scolare. E a quanto risulta quasi tutti sotto i 12 anni, «generazione» che ancora non può essere vaccinata. Niente protezione e così si ammalano: e se anche non si ammalano finiscono in quarantena a causa dei loro compagni.

E sono tanti: a ieri in isolamento c’erano 1481 contatti stretti, parecchi dei quali «strappati» proprio alle classi. Nessuno in ospedale: dove i ricoveri sono saliti a 6 ma tutti grandicelli. E che di sicuro non sono stati a contatto con il «super eroe» al volante