In provincia di Arezzo la maggiorparte delle imprese femminili sono concentrate nei settori del commercio e manifattura

di Lucia Bigozzi  La strada delle donne al timone delle aziende ad alta tecnologia è ancora lunga e i numeri aiutano a capire la situazione. In provincia di Arezzo, le imprese nelle quali controllo e proprietà sono in maggioranza in mani femminili, sono 8.643 pari al 23,7% del totale con una contrazione dello 0.9 per cento.  E’ il dato che cristallizza il quadro al 31 dicembre 2022 con la variazione percentuale sull’anno precedente. Secondo le rilevazioni della Camera di Commercio Arezzo-Siena riferiti al terzo trimestre 2022, tra i settori dove è maggiore l’incidenza di aziende nelle quali le donne emergono ci sono le attività immobiliari con 471 imprese, in crescita dell’1,9 per cento sul 2021. Ma la parte del leone la fa il comparto del commercio all’ingrosso e al dettaglio: 1999 imprese rispetto alle 2009 dello stesso periodo dell’anno precedente (-0,5 per cento). Rispetto al totale delle imprese rappresenta il 25 per cento: un’impresa femminile su quattro è dedicata al commercio. Altro settore dove le donne si misurano di più è l’agricoltura con 1671 imprese, due in meno del 2021 nello stesso periodo di riferimento. C’è poi l’attività manifatturiera che coinvolge direttamente 1146 aziende guidate da donne mentre nel 2021 erano 1124. Un balzo in avanti del 2 per cento che conferma la vitalità del settore produttivo. Altro cardine economico è rappresentato dai servizi di alloggio e ristorazione per i quali sono 818 le aziende femminili impegnate, una in più dell’anno precedente.  Duecentosettanta (+2,3 per cento) imprese femminili operano nel campo delle agenzie di viaggio e noleggio, mentre sale dell’1,6 per cento l’incidenza delle aziende guidate da donne nell’edilizia: 324 imprese (+1,6 per cento). Nel settore assicurativo e finanziario sono 183 le imprese a conduzione femminile con un incremento del 4,6 per cento rispetto al periodo di riferimento 2021. Il report dell’ente camerale si concentra anche sul numero di addetti. Qui è evidente la prevalenza di imprese con una sola persona (la titolare): in provincia di Arezzo ce ne sono 4162 (+0,2 per cento), mentre 2193 oscillano tra i due e i cinque dipendenti. Il numero precipita drasticamente quando si parla di aziende tra 50 e 99 addetti: ce ne sono 17 in tutta la provincia. Solo 5 tra quelle con 100 e 249 addetti, una sola nel range tra 250 e 499 addetti. Stessa sorte per le aziende con oltre cinquecento dipendenti: da un capo all’altro della provincia ce n’è solo una. La formula sociale più gettonata è quella dell’impresa individuale, seguita da società di persone (1184) e società di capitale (1985). Un quadro che conferma il trend nazionale: c’è un gap da colmare ne campo dell’innovazione. Il tema è al centro del progetto Femina (oggi alla Borsa Merci su iniziativa di Camera di commercio e Fondazione Arezzo Innovazione).  Per intendersi, si tratta del mondo dell’innovazione, dalla scienza, alla tecnologia, matematica e ingegneria. Una galassia dove le donne scontano ancora ruoli troppo marginali.

Cronaca

di Lucia Bigozzi

La strada delle donne al timone delle aziende ad alta tecnologia è ancora lunga e i numeri aiutano a capire la situazione. In provincia di Arezzo, le imprese nelle quali controllo e proprietà sono in maggioranza in mani femminili, sono 8.643 pari al 23,7% del totale con una contrazione dello 0.9 per cento. 
E’ il dato che cristallizza il quadro al 31 dicembre 2022 con la variazione percentuale sull’anno precedente. Secondo le rilevazioni della Camera di Commercio Arezzo-Siena riferiti al terzo trimestre 2022, tra i settori dove è maggiore l’incidenza di aziende nelle quali le donne emergono ci sono le attività immobiliari con 471 imprese, in crescita dell’1,9 per cento sul 2021. Ma la parte del leone la fa il comparto del commercio all’ingrosso e al dettaglio: 1999 imprese rispetto alle 2009 dello stesso periodo dell’anno precedente (-0,5 per cento). Rispetto al totale delle imprese rappresenta il 25 per cento: un’impresa femminile su quattro è dedicata al commercio. Altro settore dove le donne si misurano di più è l’agricoltura con 1671 imprese, due in meno del 2021 nello stesso periodo di riferimento. C’è poi l’attività manifatturiera che coinvolge direttamente 1146 aziende guidate da donne mentre nel 2021 erano 1124. Un balzo in avanti del 2 per cento che conferma la vitalità del settore produttivo. Altro cardine economico è rappresentato dai servizi di alloggio e ristorazione per i quali sono 818 le aziende femminili impegnate, una in più dell’anno precedente. 
Duecentosettanta (+2,3 per cento) imprese femminili operano nel campo delle agenzie di viaggio e noleggio, mentre sale dell’1,6 per cento l’incidenza delle aziende guidate da donne nell’edilizia: 324 imprese (+1,6 per cento). Nel settore assicurativo e finanziario sono 183 le imprese a conduzione femminile con un incremento del 4,6 per cento rispetto al periodo di riferimento 2021. Il report dell’ente camerale si concentra anche sul numero di addetti. Qui è evidente la prevalenza di imprese con una sola persona (la titolare): in provincia di Arezzo ce ne sono 4162 (+0,2 per cento), mentre 2193 oscillano tra i due e i cinque dipendenti. Il numero precipita drasticamente quando si parla di aziende tra 50 e 99 addetti: ce ne sono 17 in tutta la provincia. Solo 5 tra quelle con 100 e 249 addetti, una sola nel range tra 250 e 499 addetti. Stessa sorte per le aziende con oltre cinquecento dipendenti: da un capo all’altro della provincia ce n’è solo una. La formula sociale più gettonata è quella dell’impresa individuale, seguita da società di persone (1184) e società di capitale (1985). Un quadro che conferma il trend nazionale: c’è un gap da colmare ne campo dell’innovazione. Il tema è al centro del progetto Femina (oggi alla Borsa Merci su iniziativa di Camera di commercio e Fondazione Arezzo Innovazione). 
Per intendersi, si tratta del mondo dell’innovazione, dalla scienza, alla tecnologia, matematica e ingegneria. Una galassia dove le donne scontano ancora ruoli troppo marginali.

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Imprese, poche donne al comando Una su quattro è nel commercio

In provincia le attività guidate da imprenditrici sono 8643. Oltre tremila ditte tra negozi e manifatture. La maggioranza è di società individuali. Una sola azienda con più di 500 addetti ha una donna al timone

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