Il web non va: Misericordia in emergenza

Nella sede si trova la casa della salute che eroga servizi primari ai cittadini. Il direttivo da due mesi sollecita Asl e gestore telefonico

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di Laura Lucente

Interruzioni delle attività sanitarie anche per giorni a causa di un servizio internet incapace di assicurare un collegamento stabile ed efficiente. È quanto lamentano da mesi e mesi i responsabili della Misericordia di Cortona per i servizi che vengono erogati all’interno della casa della salute del centro storico, in via Dardano al civico 17. Problemi che in queste ultime settimane sono andate ulteriormente peggiorando.

"Siamo affranti ma anche molto arrabbiati– spiega il direttivo della Misericordia cortonese composto dal governatore Luciano Bernardini, dal vice Umberto Santiccioli, dal provveditore Ferdinando Fanfani, dall’amministratore delegato Osvaldo Cucciniello e dalla segretaria generale Luciana Calvani. "Gli interventi effettuati dai tecnici TIM e dai tecnici della Usl Sudest a cui l’abbonamento è intestato, sostengono che le criticità sono dovute ad un impianto vecchio e obsoleto il cui intervento in sostituzione avverrebbe solo il prossimo anno.

Abbiamo scritto e sollecitato quante più autorità possibili, dal Comune di Cortona, all’Azienda sanitaria, fino ai responsabili regionali e nazionali (con una missiva anche all’attenzione del Ministro Colao), affinché venga risolto il problema, nell’interesse di un’intera comunità, ma per ora c’è stato un silenzio assordante". La Misericordia cortonese si è anche interessata privatamente per cercare di risolvere il disservizio, ma non essendo titolare della linea (in capo alla Asl Sud Est con cui è in essere la convenzione) non può intervenire direttamente. "Stiamo difendendo da anni il servizio Cup, centro prelievi e visite mediche nel centro storico, per tutelare gli interessi e le esigenze di una popolazione anziana sempre meno autosufficiente e con gravi difficoltà a raggiungere Camucia per far fronte alle prestazioni. Per questo ci sentiamo ancora più amareggiati quando ci troviamo stritolati da questi rimbalzi di responsabilità che sfavoriscono solo la comunità".

Il direttivo ci tiene a ribadire anche che il lavoro quotidiano che l’associazione svolge non è un servizio privato, ma un servizio pubblico e come tale andrebbe tutelato su più fronti. "Non smettiamo di investire risorse anche cospicue nell’interesse della popolazione – conclude il direttivo – e senza alcun colore politico, prova ne è anche l’intervento che stiamo ultimando nella nostra sede operativa per un valore complessivo di oltre 500 mila euro".