Il Volto Santo di Lucca ritenuto più antico, ma Sansepolcro solleva qualche dubbio

Un documento sembrerebbe attribuire questa prerogativa al crocifisso ligneo della cattedrale biturgense. L'ex sindaco Dario Casini: "Sono comunque due opere autentiche"

L'effigie del Cristo nel Volto Santo di Lucca (a sinistra) e in quello di Sansepolcro

L'effigie del Cristo nel Volto Santo di Lucca (a sinistra) e in quello di Sansepolcro

Arezzo, 20 giugno 2020 - Fra il Volto Santo di Lucca e quello di Sansepolcro, qual è il più antico? Entrambe le città ne possiedono uno della stessa epoca e di autore ignoto: a Lucca si trova nella cattedrale di San Martino e anche a Sansepolcro è ammirabile nella cappella in fondo alla navata di sinistra del duomo. È notizia delle ultime ore, compresi i servizi andati in onda sui tg nazionali, che quello di Lucca – databile fra l’VIII e il IX secolo dopo Cristo – sarebbe il primo e unico Volto Santo e non la replica di un originale ancor più datato, per cui questa è la più antica scultura lignea dell’Occidente, sulla base anche delle indagini diagnostiche con il carbonio 14. E allora, il Volto Santo di Sansepolcro? Il restauro eseguito alla fine degli anni ’80 – e sempre dopo le analisi con il carbonio 14 – lo avrebbe fatto risalire all’epoca carolingia (siamo sempre nell’VIII-IX secolo), facendone il più antico al mondo. Ad arrivare a questa conclusione era stata la ex soprintendente di Arezzo, Anna Maria Maetzke (morta nel 2004), con l’avallo di un documento che aveva fatto storcere la bocca ai lucchesi e nel quale era scritto che il 4 giugno 1179 sarebbe avvenuta “la cessione di un crocifisso tunicato a non meglio precisati fratres de Luca ad un altrettanto imprecisato Burgus Arretii” e che il pezzo sarebbe stato venduto per “80 danari buoni”. A Lucca, quindi, sarebbe stato commissionato un altro Volto Santo in un secondo tempo. “Non vorrei riaprire la disputa di quasi venti anni fa, perché si tratta comunque di due opere autentiche, ma se vogliamo proprio insistere sull’antichità dei rispettivi pezzi bisognerebbe valutare con attenzione”. Così ha detto Dario Casini, sindaco di Sansepolcro nel 200, quando la disputa vene alla luce e da Lucca restituirono simbolicamente gli 80 danari.