"Il virus è in discesa Ma occhio ai test fai da te"

Agostino Ognibene dirige il laboratorio di analisi del San Donato "I positivi a bassa carica hanno il virus, adesso Omicron prevalente al 99%"

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di Erika Pontini

"Adesso eseguiamo 2300 tamponi al giorno - 1800 molecolari e 500 antigenici - e riusciamo a rispondere in 18 ore. C’è una flessione del virus e i decessi in Italia - ma anche ad Arezzo - sono il rebaund del picco di dicembre, anche se attualmente ci sono più strumenti terapeutici per contrastare la patologia". Dal laboratorio di microbiologia del San Donato il direttore Agostino Ognibene ‘guarda’ ogni giorno il virus attraverso i cicli di amplificazione ma senza riuscire a decifrare se quei test appartengano a vaccinati, non vaccinati, malati gravi o colpiti da Omicron o Delta "non c’è alcun link clinico con i tamponi che analizziamo". I test che eseguiamo stabiliscono solo la positività anche per le cosidette ’basse cariche’. "I risultati a bassa carica non sono falsi positivi ma positivi a tutti gli effetti con amplificazione ridotta. Questo può essere dovuto a tre fattori: il momento iniziale di insorgenza della malattia, quello finale di guarigione oppure un tampone eseguito non correttamente".

Nel picco di Omicron che mole di lavoro avete avuto?

"Abbiamo processato 3500 tamponi molecolari e più di 500 antigienici. E’ il massimo di potenzialità del laboratorio per personale, macchinari e reagenti. Lo possiamo sopportare per 10 giorni poi andiamo in sofferenza. Le strumentazioni si guastano e anche noi ci ammaliamo. Se le risposte sono arrivate in ritardo ce ne scusiamo. A dicembre è stato difficile anche se siamo tra i primi laboratori della Toscana come volume e tempistica".

Torniamo ai numeri, quando una persona è positiva quanti cicli di replicazione ha?

"Lo studio del genoma virale (con il test molecolare) comporta un’amplificazione che raddoppia il numero dei geni per ogni ciclo termico. Si intende positivo quando emergono i geni amplificati d 1 a 42 ct, sopra i 35 a bassa carica. Nei positivi all’esordio della malattia avremo il segnale del virus tra 12 e 20 ct che testimonia una presenza di copie virali elevate, ma esprimere il valore quantitativo nel referto è sbagliato perché non c’è una standardizzazione di cui si sta ragionando a livello internazionale".

Ma da cosa dipendono le differenze quantitative?

"Noi esaminiamo tamponi di differenti stadi della malattia e anche il materiale biologico che viene raccolto è variabile. Non dipende solo dall’operatore che effettua il prelievo … è la clinica che comanda la malattia".

In alcune città Omicron sembra stia viaggiando parallelamente al Delta. Qui?

"Omicron è prevalente al 99%". E’ la stagione dei tamponi fai-da-te. Che differenza c’è tra il vostro sistema di analisi e quello effettuato nelle farmacie o direttamente a casa?

"L’efficacia diagnostica. Ci sono differenze sostanziali tra gli antigenici che analizziamo noi e quelli in farmacia".

Ci spieghi meglio…

"Partiamo da un dato: l’antigenico che eseguiamo noi ha una sensibilità superiore al 95% e una specificità sopra il 98%".

E il molecolare?

"E’ il Gold Standard: viene eseguito a garanzia degli ospedali che devono essere ripuliti e esenti da virus soprattutto per i fragili. E’ affidabile al 100%. Pensi al paziente che entra in ospedale con un’unghia incarnita ma ha avuto un contatto. Dobbiamo controllare per evitare che il Covid sfondi l’ospedale".

Il test in farmacia o a casa?

"Sono immunocromatografici, numerosi quelli in commercio: possono una sensibilità del 80% e il 90% di specificità".

Ma se uno è positivo?

"Il positivo all’esordio lo beccano quasi semprenella, il problema sono i falsi negativi stimati sul 20% dove la scarsa replicazione virale grazie alla vaccinazione o negli asintomatici rende difficile la rilevazione".

Che potrebbero non esserlo?

"I tamponi non sono una diga".

E la corsa al tampone per andare alle cene?

"Io non ci vado a cena con i sintomatici o a fine quarantena che fanno il fai da te anche se è negativo, scherzo ovviamente, ma per precauzione è necessario utilizzare i Dpi i più efficaci".

Alcuni lamentano di fare il test la mattina negativo e il pomeriggio positivo. Perchè?

"Il ciclo virale ha una sua legge biologica e la difesa dell’organismo condiziona fortemente la rilevabilità del virus. Succede con malati di Covid in Rianimazione che ripetono il tampone: può risultare alternativamente positivo e negativo ma non ci sono collegamenti con il quadro clinico".