VALDICHIANA
Cronaca

Il sacrificio di Petri vent’anni fa: i ricordi

Domani le commemorazioni a Cortona e Castiglioni. La giornata inizierà al parco di Camucia intitolato al sovrintendente di polizia

Il sacrificio di Petri vent’anni fa: i ricordi

di Luca Amodio

Sono passati ormai venti anni da quella tragica mattinata. Era il 2 marzo 2003 quando Emanuele Petri, sovrintendente della polizia ferroviaria presso la polfer della stazione di Terontola, venne ucciso sul regionale Roma Firenze. Poco dopo la fermata di Camucia, Petri insieme ai colleghi Fortunato e di Fronzo, chiesero le generalità ad un uomo e una donna a bordo di un vagone. Doveva essere un controllo di routine ma la coppia esibì documenti falsi per mascherare la loro vera identità: si trattava Mario Galesi e Nadia Desdemona Lioce, capi delle nuove brigate rosse e responsabili degli omicidi dei giuslavoristi Massimo D’Antona e Marco Biagi. I terroristi, notando i dubbi dei poliziotti, tirarono fuori le armi e spararono a Petri. Ne seguì una colluttazione dove rimase ferito anche Fortunato così come Galesi che morirà alcune ore dopo in ospedale. Petrì morì sul treno.

A distanza di venti anni, come ogni anno, i comuni di Cortona, Castiglion Fiorentino e Tuoro sul Trasimeno ricorderanno il sacrificio eroico di Petri con tre cerimonie di commemorazione. La giornata inizierà alle ore 9 di domani al parco di Camucia intitolato proprio al sovrintendente capo della polizia. Nella mattinata, dopo i saluti delle istituzioni, comune, prefettura e questura, verrà depositata una corona al monumento dedicato ad Emanuele Petri. A seguire sarà inaugurata una nuova postazione per un defibrillatore e poi la manifestazione volgerà al termine con l’esibizione dei bambini della scuola primaria Umberto Morra che intoneranno la canzone "la mia scuola è speciale".

La giornata proseguirà poi a Castiglion Fiorentino dove si renderà onore ad un "eroe moderno, un eroe della pace in difesa dello Stato, delle istituzioni e della cittadinanza", come scritto nella nota stampa.

Alle 10,30 in piazza Emanuele Petri, proprio davanti alla stazione ferroviaria, verrà deposta una corona di alloro in onore del sovrintendente. Dopo i saluti delle autorità, la famiglia Petri e dell’associazione "Petri" doneranno un defibrillatore alla casa circondariale di Arezzo. Le iniziative si sposteranno, poi, a Tuoro sul Trasimeno, dove tuttora vive la famiglia Petri. Alle ore 12 al teatro dell’accademia verrà presentato il libro "un poliziotto di nome Lele" poi a seguire verrà depositata di una corona al cimitero di Vernazzano. Sabato 4 marzo invece, sempre a Tuoro sul Trasimeno, alle ore 21 a teatro verrà reso omaggio al soprintendente con lo spettacolo "le ferite di marzo" tratto dall’omonimo romanzo di Cinzia Corneli.