Il prezzo della guerra: pressing Confindustria sull'energia, "servono scelte coraggiose"

Fabrizio Bernini: "Le aziende ko per l'escalation dei costi. Non possiamo più perdere tempo: serve il ricorso alla geotermia e alle fonti rinnovabili»

Fabrizio Bernini

Fabrizio Bernini

Arezzo, 25 febbraio 2022 - Gli imprenditori di Confindustria Toscana Sud lanciano un grido di allarme sul tema energia. Problema reso ancora più grave dalla drammatica situazione in Ucraina e dalle conseguenze sul piano internazionale che questo conflitto sta generando.

«In pochi mesi, dopo la lunga e spesso complicatissima sopravvivenza legata alla crisi pandemica, le imprese sono affossate da costi su energia e materie prime insostenibili. Il nostro Paese deve subito mettere in atto un piano di visione strategica basato su un’attenta analisi delle possibilità ed alternative che già possono essere applicate in tema di diversificazione delle fonti di produzione dell’energia. Il conto che come un macigno sta travolgendo le economie di famiglie ed imprese è la conseguenza amara di visioni e posizioni miopi del passato: no al nucleare a prescindere, la chiusura delle trivelle nell’Adriatico, l’uso solo parziale della geotermia» si legge in una nota di Confindustria.

Tra le proposte al vaglio del governo l’organizzazione degli industriali ha proposto la cessione da parte del Gse di 25 terawattora a 50 euro al megawatt per due anni all’aziende a rischio chiusura e delocalizzazione contro un impegno delle stesse ad investire 13 miliardi in decarbonizzazione.

Il presidente di Confindustria Toscana Sud Fabrizio Bernini così richiama il governo centrale e quello regionale: «Devono essere subito messi in campo processi snelli e rapidi per velocizzare il ricorso a fonti rinnovabili, tramite provvedimenti che agevolino gli iter di autorizzazione per le imprese che vogliono investire in questo processo, devono essere garantiti iter semplici ed incentivi. La Toscana deve accrescere l’utilizzo di fonti energetiche legate al geotermico di cui la nostra Regione è ricca. Non possiamo perdere tempo, le imprese necessitino subito risposte operative».