Il parroco si ritrova con i ladri in casa: a 83 anni li mette in fuga da solo

L'avventura a lieto fine di don Ivan Marconi. "Riposavo, ho sentito dei rumori, li ho presi di sorpresa alle spalle. Una spinta, un urlo, sono scappati dalla finestra"

Don Ivan Marconi

Don Ivan Marconi

Arezzo, 13 maggio 2019 - Volevano rubargli tutto, li ha presi in contropiede in casa sua. Tempi duri per i troppo ladri. Niente di più facile che rubare in canonica o nella casa di un parroco? Forse sì ma solo se il parroco di turno non è Ivan Marconi. E invece destino ha voluto che scegliessero proprio lui, da anni alla guida della comunità di San Pietro e Paolo.

Un osso duro, perfino a 83 anni di quelli che non mollano mai: e infatti gli sono entrati in casa e li ha messi in fuga da solo. E pare che ancora scappino per la paura. Un episodio avvenuto mercoledì ma saltato fuori solo ieri, ai margini dellaMessa della domenica. Perché don Ivan se l’era tenuto praticamente per sè.

Senza neanche fare denuncia: non certo per sfiducia verso le forze dell’ordine ma solo perchè in fondo non gli avevano rubato nulla e non voleva far perdere tempo a polizia o a carabinieri. E del resto da sempre è di quei preti abituati a fare da soli: perfino in vicende di cronaca clamorose, come quella del rapimento di Francesco Del Tongo. Erano stati lui e il compianto parroco di Santa Firmina don Franco Bindi a guidare le trattative con i rapitori fino a incontrarli sulla via della Foce.

Ma stavolta era tranquillamente in casa sua. Nel divano, lì dove ogni giorno si riposa dopo pranzo: perché a 83 anni hai pure il diritto ogni tanto di staccare. «Ho sentito dei rumori provenire da fuori: ma ho pensato fossero quelli che mi danno una mano in parrocchia o la casa vicina». I rumori però sono aumentati fino ad avvertire il classico suono di una finestra che scorre.

«Erano scivolati dentro dalla finestra del bagno». Più tardi avrebbe scoperto che avevano preso una panca fuori, di quelle usate per le feste di una parrocchia dalle mille iniziative, per salirci sopra ed entrare in casa. «Ho sentito distintamente una frase: il prete non c ’è». E’ proprio vero, sono le certezze esagerate a portare fuori strada, perfino i ladri.

Il prete non solo c’era ma ha approfittato della conoscenza della sua casa. «Il divano è dietro una porta e non potevano vedermi: sono entrati nel corridoio e li ho sorpresi alle spalle». Volevano prenderlo di soppiatto e si sono ritrovati praticamente circondati.

«Ho dato una spinta a quello più vicino e ho urlato di andarsene. Uno ha provato a sferrarmi un calcio per fermarmi ma mi ha mancato». Due messi bene fisicamente, altro non ha messo a fuoco.

Una spinta e un urlo: roba da ventenne e del resto è più o meno l’età che, acciacchi a parte, in fondo dimostra ancora. «Hanno infilato un’altra finestra e sono scappati via». Missione compiuta. Unico danno? Il sonno ormai perduto. Il suo: ma forse soprattutto quello dei ladri.