Il Mercatissimo cambia data, salta il derby con Eurochocolate. Turismo, pressing commercio

I banchi internazionali saranno anticipati di una settimana. Oltre 80 operatori al confronto: ricucitura del centro, miglioramento dei servizi e salvezza botteghe

catiuscia fei

catiuscia fei

Arezzo, 26 gennaio 2019 - Si sfideranno ma stavolta solo a distanza: il Mercato Internazionale ed Eurochocolate (la corazzata di Perugia) si allontanano dopo anni di duello serrato sullo stesso ring, quello del terzo weekend di ottobre. L’evento intorno all’Eden, la beneficiata dei sapori di tutto il mondo, quest’anno si andrà a posizionare una settimana prima: dall’11 al 13 di ottobre.

Motivo? Semplice: tentare una razionalizzazione delle date sullo stile di quello che hanno fatto le fiere orafe ma magari con un pizzico di contrasti in meno. Il pubblico di entrambi gli eventi arriva non solo da vicino ma anche da lontano, in particolare dal centro Italia. E distanziarli potrebbe fare bene a tutti e due: di fatto il Mercatissimo ci prova.

E’ una delle novità che Confcommercio propone per il calendario dell’anno. Un calendario che insieme alle priorità del settore l’altra sera ha preso corpo nel classico evento di inizio anno.

Gli imprenditori del terziario vogliono essere parte attiva nel progetto che ridisegnerà il nuovo volto turistico di Arezzo, attraverso la Fondazione Arezzo Intour. Lo hanno ribadito di fronte all’assessore al turismo Marcello Comanducci, presidente della Fondazione, e al destination manager Alex Kornfeind, nell'assemblea nella sede di Confcommercio, coordinata dalla vicedirettrice Catiuscia Fei alla presenza della presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini. Ottantacinque gli imprenditori riuniti, rappresentativi delle varie aree e delle varie anime del terziario in centro storico: fra di loro c’erano infatti titolari di strutture ricettive, ristoratori e macellai, guide turistiche, negozianti di moda, oro e design, prodotti tipici, giocattoli e molti altri settori merceologici. Ognuno potenzialmente coinvolto da quell’aumento dei flussi turistici su cui la Fondazione sta lavorando, “che non sarà la panacea di tutti i mali”, come ha sottolineato l’assessore Marcello Comanducci, ma di certo può dare una iniezione di vitalità all’economia locale.

“Noi crediamo da sempre nel potenziale turistico di Arezzo, così come abbiamo creduto nella necessità della Fondazione quale strumento per garantire la governance di un territorio dove tutti, per troppo tempo, sono andati ognuno per conto proprio seguendo logiche diverse”, ha detto il vicedirettore della Confcommercio aretina Catiuscia Fei introducendo i lavori.

“La nostra sfida deve essere rendere Arezzo una vera destinazione turistica, dove tutti i soggetti dialogano per offrire al turista un’esperienza di vita bella e coinvolgente”, ha ribadito la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini, “per fare questo dobbiamo cambiare mentalità, superare i campanilismi, uscire dai negozi guardando oltre il nostro interesse personale. Essere belli, avere tante risorse artistiche e culturali o creare eventi spot oggi non basta più per richiamare turisti, ci vogliono l’organizzazione e la garanzia di dare sempre prodotti turistici originali e di qualità. E si può fare solo insieme”.

Per Confcommercio, inoltre, “il progetto di valorizzazione turistica della città si accompagna a quello di valorizzazione dei negozi di vicinato che la animano”, ha aggiunto la presidente Lapini. E proprio i negozianti vogliono ora far sentire il proprio punto di vista alla Fondazione Arezzo Intour segnalando problemi, proposte e opportunità che vengono dal vivere la strada tutti i giorni.

“Inizieremo a breve il nuovo ciclo di incontri per ascoltare gli operatori nelle varie aree urbane di Arezzo”, ha anticipato la vicedirettrice Catiuscia Fei, “sulla scorta di quanto stiamo facendo già da qualche anno ma con un obiettivo in più: raccogliere dati da sottoporre alla Fondazione per migliorare l’accoglienza turistica della città, sentendo proprio il parere dei negozianti, che hanno il polso della situazione su tanti elementi utili a comporre il quadro come sicurezza, decoro urbano, flussi pedonali”.

A spiegare agli imprenditori composizione e modus operandi della Fondazione Arezzo Intour ci hanno pensato l’assessore Comanducci e il destination manager Alex Kornfeind. “I margini di crescita per il turismo aretino sono enormi, scontiamo un forte ritardo rispetto ad altre città toscane ma abbiamo tutte le potenzialità per attestarci sul mercato con un brand riconoscibile e vincente”, ha detto l’assessore Marcello Comanducci, “l’obiettivo della Fondazione è aggregare le proposte delle singole imprese e dei professionisti sul territorio attraverso un organismo che unisce i vantaggi del pubblico, ad esempio in termini di trasparenza, con quelli del privato, in termini di velocità di procedure e agilità di gestione. In più, abbiamo blindato i proventi della tassa di soggiorno, che saranno destinati in toto allo sviluppo turistico”.

L’importante è porre le basi perché questo turismo sia sostenibile, mai subìto dalla città, quindi che integri il benessere dei residenti con il benessere dei turisti. Che, in fondo, sono anch’essi residenti, per quanto temporanei, come ha evidenziato Alex Kornfeind.

Idee dei commercianti? Curare l’offerta per il target delle famiglie con bambini, incentivare il turismo dello shopping promuovendo la rete commerciale anche attraverso le moderne tecnologie,  valorizzare le aree verdi come il Pionta, gestire meglio i percorsi turistici in modo che non solo il centro storico, ma anche altre aree, ne beneficino in termini di visibilità e ricadute economiche.

Nelle parole di tutti la sferzata dei Mercatini tirolesi e della Città del Natale. “Forse per la prima volta Arezzo è riuscita a creare un prodotto turistico ben identificabile”, commenta la vicedirettrice della Confcommercio aretina Catiuscia Fei, “gli effetti li hanno visti un po’ tutti, sia per l’affluenza di persone sia per l’incremento di fatturato in mesi cui, come il novembre, notoriamente gli affari subivano un arresto, oltre tutto in un periodo che non è certo roseo per i consumi interni. La voglia è ora quella di aggiustare il tiro, migliorando l’organizzazione degli eventi natalizi e allargandola ad una parte più ampia di città”.

Su questo punto si è espresso anche l’assessore Marcello Comanducci, che ha rimarcato l’impegno dell’amministrazione nel “ricucire le varie zone del centro partendo anche dalla riqualificazione del tradizionale mercatino di piazza San Jacopo e piazza Risorgimento: nuove strutture, restyling di immagine e promozione saranno fondamentali per un mercato che può crescere ed allinearsi allo stile di quello di piazza Grande”.

A sostegno dell’iniziativa che vedrà il rinnovo dello storico mercatino non mancherà l’apporto della Confcommercio: “I commercianti a posto fisso super disponibili a collaborare e a investire su questo nuovo progetto – ha sottolineato la vicedirettrice aretina Catiuscia Fei - Presto organizzeremo un incontro tra Confcommercio, operatori ambulanti e Fondazione per attivare questo percorso in tempo utile, in modo da arrivare preparati al Natale 2019”