PRATOVECCHIO
Cronaca

Il marchio di qualità del Parco Una chance in più per le aziende Iniziativa per stregare i turisti

È già possibile da parte delle imprese fare domanda all’ente. Progetto utile per il rilancio dell’area

Il marchio di qualità del Parco  Una chance in più per le aziende  Iniziativa per stregare i turisti
Il marchio di qualità del Parco Una chance in più per le aziende Iniziativa per stregare i turisti

di Sonia Fardelli

Un marchio di qualità per le aziende che operano all’interno del Parco del Casentino. Il disciplinare è già stato stilato ed è già possibile fare domanda on line. Proprio in questi giorni stanno arrivando le prime richieste da parte da parte degli imprenditori per ottenere il prestigioso marchio. In gran parte si tratta di attività agro-pastorali impegnate anche nella trasformazione dei loro prodotti. Ma non solo. Presto verrà data la possibilità di fregiarsi del marchio del Parco anche ad altre categorie, come agriturismi, bar e ristoranti, e perfino ad operatori turistici e guide ambientali escursionistiche. Il progetto del marchio "Struttura, azienda, guida consigliata dal Parco nazionale delle Foreste casentinesi" permetterà infatti all’ente di consigliare, tramite i sui canali e social, a turisti e visitatori, le aziende che stringeranno accordi ed assumeranno impegni di carattere ambientale, educativo, organizzativo e promozionale. Imprese che operano all’interno dell’area protetta o degli undici Comuni che gravitano nel Parco. Per richiedere il marchio non c’è una scadenza precisa e le aziende o enti potranno fare domanda in ogni momento per un albo che diventerà sempre più ricco. Basta possedere i requisiti previsti dal disciplinare e sottoscrivere una serie di impegni ambientali, ma anche sociali, così da alzare la qualità generale dei prodotti offerti e costruire una vera rete con le altre categorie.

Un’alleanza importante per chi lavora e opera all’interno del Parco, in particolare con visitatori e turisti. "Il marchio indicherà dunque che l’azienda è alleata del Parco – spiega il presidente Luca Santini – in un percorso, tra sviluppo e conservazione, virtuoso per entrambi. E certamente darà un contributo a conferire appetibilità e valore alle imprese agricole che, sempre più, devono esse stesse divenire strumenti di sensibilizzazione e tutela". Un’area protetta dunque non fine a se stessa, ma vuole anche promuovere e potenziare l’attività delle aziende che operano nel suo territorio e che lo rendono sempre più ricco tramandando, anche di generazione in generazione, mestieri antichi che rischiavano di scomparire, come ad esempio quello del pastore. E i turisti che vengono in Casentino sapranno dove trovare prodotti e accoglienza di sicura qualità.