Il Gran galà dello sport con Antognoni e Moser

Lunedì sul palco del teatro Spina un parterre de roi, tanti i protagonisti che racconteranno la loro storia e i valori dell’attività professionistica

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di Lucia Bigozzi

Otto storie di sport e di vita per chi ha marcato il campo e per chi in campo è appena sceso. Campioni senza tempo e giovani promesse sono i protagonisti del Gran Galà dello Sport al teatro "Spina", lunedì prossimo. Svelato il parterre de roi: Giancarlo Antognoni, Stefano Recine, Francesco Damiani, Fabiola Marino, Francesco Moser, Danilo Petrucci, Alessio Dionisi e la giovane promessa del calcio Federico Gatti premiato nella sezione dedicata a Giovanni Di Marzio, mister e dirigente sportivo scomparso tre mesi fa. Gatti gioca nel Frosinone, è difensore, e la sua storia è quella di un ragazzo come tanti, cresciuto in una "famiglia semplice, ha dimostrato valore nell’impegno sportivo, al punto che dal Frosinone è passato alla Juventus", sottolinea il sindaco Mario Agnelli presentando l’edizione della rinascita. "Dopo due anni d’interruzione, siamo felici di riportare sul palco del teatro Spina grandi testimonial dello sport che, come in passato, hanno accettato di partecipare alla manifestazione di natura benefica", spiega il primo cittadino che ha lavorato all’organizzazione in un "gioco" di squadra tra Comune e associazioni sportive castiglionesi, in particolare Tennis Club e Castiglionese Calcio. Otto premi in altrettante categorie intitolate a Bruno Beatrice, Vigor Bovolenta, Mario D’Agata, Giovanni Di Marzio, Federico Luzzi, Alfredo Martini, Fabrizio Meoni e Corrado Viciani, anche se il Gran Galà dello Sport va oltre l’assegnazione del titolo, perché come rimarca Agnelli spiegando le ragioni dell’ottavo riconoscimento introdotto proprio in questa edizione e dedicato a mister Di Marzio, "grazie alla collaborazione con il presidente della Serie B Mauro Balata, vogliamo valorizzare le promesse del campionato cadetto, accanto ai nomi dei grandi campioni". E’ il caso della giovane tennista Fabiola Marino o il trentenne motociclista Danilo Petrucci che ha "cavalcato" le dune della Dakar pensando a Fabrizio Meoni, icona castiglionese della gara da enduro più famosa al mondo. Una notte di stelle sopra il cielo del Maggio Castiglionese con un messaggio racchiuso nell’essenza di Corrado Viciani e Fabrizio Meoni. "Due modelli che hanno saputo interpretare i valori etici dello sport ai quali ci siamo ispirati pensando alla prima edizione. La loro eredità morale continua a essere fonte inesauribile di partecipazione e sostegno al nostro progetto da parte dei campioni nazionale e internazionali di ieri e di oggi che accettano con entusiasmo il nostro invito", sottolinea Agnelli. Del resto, un motivo ci sarà se big del calibro di Arrigo Sacchi, Marcello Lippi, Carlo Ancelotti, Paolo Maldini, Billy Costacurta e Ilario Castagner (solo per citare un pezzo del palmares) hanno scelto proprio Castiglioni tra le miriadi di premi e iniziative da un capo all’altro dello Stivale.

Lunedì sul palco del teatro Spina racconteranno cosa è lo sport e i valori che racchiude "giganti" come Francesco Moser che con le sue imprese ha segnato una parte importante della storia del ciclismo (presente alla serata anche il Ct della nazionale Daniele Bennati, castiglionese) e Giancarlo Antognoni campione del mondo nel 1982, quando Enzo Bearzot e Sandro Pertini levarono al cielo la coppa del trionfo, amatissimo capitano della Fiorentina e poi dirigente sportivo. Storie di umanità che incrociano l’impegno nella solidarietà concreta perché l’intero ricavato del Gran Galà dello Sport sarà devoluto alla Misericordia di Castiglion Fiorentino che ogni giorno sta al fianco di chi ha bisogno.