
L’accoglienza passa anche dall’affido, quello di un minore ucraino non accompagnato. Una scelta generosa ma anche delicata, scandita da un rigido protocollo. Così se qualcuno, famiglie o persone singole, volesse dare la disponibilità ad accogliere un minore ucraino non accompagnato, cioè solo, senza figure adulte di riferimento può farlo al Centro Affidi del comune di Arezzo (0575 377103 [email protected]), ricordando che facendolo si accetta di entrare in un percorso che passa attraverso tribunale dei minori, servizi sociali e comune. "È un percorso che serve in questo momento solo ad intercettare un’eventuale disponibilità – spiega Maurizio Bigi del Centro Affidi - Non ci occupiamo solo di minori ucraini ovviamente, chi sceglie di intraprendere questo cammino, offre la propria disponibilità all’accoglienza di minori in genere. Certo, in questo momento abbiamo ricevuto decine di mail di disponibilità, segno del grande interesse verso questa emergenza".
Ma come funziona il percorso di affidamento? "Il primo passaggio è la segnalazione al tribunale per i minorenni – spiega il Centro Affidi – quindi i servizi sociali seguono l’inserimento. Da un lato si privilegia l’affidamento familiare per il beneficio del bambino, dall’altro c’è un preciso percorso di tutela già attivo. L’affidamento però rispetto all’adozione è un cammino aperto non solo alle coppie sposate, ma anche a quelle non sposate e ai single. In questo senso la legislazione non mette vincoli come per l’adozione. In questi giorni registriamo l’interesse di nuove persone rispetto alla nostra rete di affidatari, ci stiamo allertando per essere pronti a eventuali arrivi".
A.B.