I rettori: "Serate no alcol Noi esempio per i giovani"

Dalla Giostra un messaggio forte alle nuove generazioni insieme a Serd e Ceis. Le prime iniziative già dopo le feste. Pizzerie e cene sociali senza abusi

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di Sonia Fardelli

I quartieri come esempio di sano divertimento. Serate no alcol, alcune delle quali potrebbero partire già dopo le feste, per far capire alle nuove generazioni che è possibile passare delle ore piacevoli in compagnia degli amici anche senza l’uso di alcol e senza "sballarsi".

Gli episodi di cronaca avvenuti di recente nella nostra città, incidenti mortali e altri gravi episosdi hanno imposto a tutti una seria riflessione. Ed i quartieri non si sono sottratti: hanno messo in piedi un progetto con Serd e Ceis ed hanno subito coinvolto i ragazzi dei comitati giovanili in questa impresa per allontanare i giovani da alcol e droga.

"Nessuno ha la bacchetta magica, tanto meno i quartieri - dice Maurizio Carboni rettore di Porta Sant’Andrea - ma vogliamo contribuire a questa battaglia. Allontanare i giovani da alcol e droga. Abusi che ovviamente vengono fatti non solo durante la settimana del quartierista, ma ovunque e durante tutto l’anno. Però vogliamo provare a buttare là un nostro seme. Fare serate no alcol già da ora, magari nei sabato sera destinati alla pizzeria sociale per poi arrivare fino alla settimana del quartieriesta. Ci siano incontrati con professionisti di Serd e Ceis ed abbiamo già coinvolto i ragazzi dei comitati giovanili. Speriamo il messaggio arrivi dritto a destinazione".

Invito a non bere, ma anche tentativi di dare ai giovani soluzioni alternative di divertimento.

"L’impresa non è facile, ma noi quartieri ci vogliamo provare - dice Ezio Gori rettore di Porta Santo Spirito. Il compito ovviamnete non è solo nostro, ci vuole una società dietro. Ma noi abbiamo molti giovani che ci seguono ed il messaggio che vogliamo dare loro è di impegnarsi in qualcosa di imporante. Lavorare per vincere una lancia d’oro, fare sport e darsi obiettivi da raggiungere, sulla vita e sul lavoro. Bere e sballarsi non è piacevole e non serve a nulla. Il giorno dopo è un disastro e un fisico debilitato da alcol e altre sostanze non è in grado di rispondere bene a grandi imprese. Diciamo dunque ai giovani di non bere, ma diamo loro anche degli scopi, degli obiettivi per cui lavorare e lottare".

Un progetto partito da Porta Crucifera e che adesso ha coinvpolto tutti i quartieri.

"Il sogno è quello di vedere che i nostri ragazzi si divertono anche con serate non alcol - dice Andrea Fazzuoli rettore di Porta Crucifera - Abbiamo fatto alcuni incontri insieme agli altri rettori e adesso ci ritroveremo dopo le feste per rendere concreto questo progetto e partire con le iniziative. Vogliamo provare con il nostro esempio ad allontanare i ragazzi dallo sballo. Coinvolgerli in un sano divertimento".