Hotel River, scatta la chiusura: un'anziana era stata ritrovata nel degrado

Il sindaco dispone la sospensione dell'attivitù dopo i rilievi fatti nella struttura: al momento del sopralluogo ospitava 40 persone

ACCERTAMENTI A sinistra, l’albergo e casa per anziani MarePineta di viale delle Nazioni, a Marina di Ravenna. La struttura fa capo alla parrocchia di San Rocco; sopra, il pm Angela Scorza, titolare del fascicolo per omicidio colposo. Sotto, i carabinieri del Nas

ACCERTAMENTI A sinistra, l’albergo e casa per anziani MarePineta di viale delle Nazioni, a Marina di Ravenna. La struttura fa capo alla parrocchia di San Rocco; sopra, il pm Angela Scorza, titolare del fascicolo per omicidio colposo. Sotto, i carabinieri del Nas

Arezzo, 24 marzo 2019 - Hotel River, adesso ci sono le ordinanze che ne dispongono la chiusura. Le ha pubblicate nell’albo pretorio l’amministrazione comunale di San Giovanni una volta acquisite le relazioni tecniche degli organismi che erano intervenuti durante il sopralluogo congiunto di una decina di giorni fa nella struttura ricettiva di Lungarno Fratelli Cervi.

Due i provvedimenti di sospensione dell’attività firmati in prima battuta dal dirigente municipale del settore e venerdì scorso dal sindaco Maurizio Viligiardi. Come si ricorderà ad esaminare l’albergo era stata una vera e propria task force composta da carabinieri della Compagnia sangiovannese, dai loro colleghi del nucleo ispettorato lavoro di Arezzo e dei Nas di Firenze, dai vigili del fuoco del comando provinciale aretino e dal personale della zona Valdarno dell’azienda sanitaria locale.

Accertamenti che avevano riscontrato gravi irregolarità tanto da far scattare sanzioni per 15 mila euro, contestuali alla sollecitazione uno stop pro tempore all’ospitalità fino al ripristino delle condizioni ottimali dal lato igienico sanitario, della sicurezza e amministrativo. In particolare erano emerse inadempienze e violazioni delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e delle regole in tema di prevenzione incendi ed esplosioni.

Al momento del blitz si era appurato che il River alloggiava una quarantina di persone, alle quali era permesso confezionare i pasti nelle stanze servendosi di fornelletti e di fatto trasformando il complesso in una sorta di residence. Ed ancora si erano ravvisati problemi all’impianto elettrico con fili volanti della corrente pericolosi, mentre gli estintori non risultavano sottoposti alla necessaria manutenzione.

Dalle verifiche, inoltre, era emerso che i gestori non si erano premuti di segnalare l’inizio dell’attività alberghiera, dimenticandosi pure di adottare i presidi indispensabili di primo soccorso, perchè le attrezzature a disposizione degli alloggi erano scadute di validità. Un elenco corposo nel quale è inserita anche la mancata pulizia dei locali e del cambio della biancheria e aveva suscitato lo sconcerto degli operatori chiamati a intervenire lo stato in cui versava un’anziana di 78 anni trovata nella sua stanza in condizioni di evidente degrado e per la quale era stato disposto il ricovero sociale.