Graziano condannato: confermati 25 anni. Carabinieri già in convento: verso il carcere

Alle 22.35 il verdetto: è stato lui a uccidere Guerrina. Difesa: Andremo alla corte europea. Graziano: "Vado incontro a quello che mi aspetta"

La diretta Rai dalla Corte di Cassazione

La diretta Rai dalla Corte di Cassazione

Arezzo, 20 febbraio 2019 - E' stato padre Graziano  a uccidere Guerrina e a nasconderne il corpo. Questa è la verità giudiziaria che a questo punto diventa inoppugnabile. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso e quindi confermato i 25 anni di carcere disposti in appello.

A questo punto davanti a padre Graziano si aprono le porte del carcere, dove sarà portato nelle prossime ore. Subito dopo il verdetto i carabinieri di Arezzo, guidati dal maresciallo Surico, si sono presentati in convento e hanno invitato il frater a seguirli. Probabilmente passerà la notte presso il comando dell'Arma di Roma centro per poi essere trasferito a Regina Coeli.

Graziano ha detto solo al suo avvocato: "Andrò incontro a quello che mi aspetta nella serenità della mia fede" ma avendo comunque ribadito la sua innocenza.

L'avvocato Angeletti ha anche confermato l'intenzone di andare alla Corte europea. Motivo? Sono stati violati i diritti della difesa, non sentendo i sette testimoni che avevano visto Guerrina in un altro orario e facendo indagini secondo la difesa "parziali".

Felice Mirco. "Ho avvertito casa, sopno soddisfatti. Ma continua a mancarmi mia moglie e mi manca sapere dove sia stata sepolta".

Soddisfazione dal suo avvocato Nicola Detti. "Ringrazio la Procura di Arezzo per le indagini difficili e coraggiose che ha fatto"

"Rigettate il ricorso e condannate padre Graziano": dal procuratore generale era arrivata, sia pur attesa, un'altra tegola sulla testa del religioso, che appende le sue ultime speranze alla corte di Cassazione, la cui udienza si è da poco conclusa a Roma  con l'arringa del difensore Riziero Angeletti. La corte si è riunita in Camera di Consiglio poco prima delle 20, la sentenza è arrivata alle 22. 35

Padre Graziano non era presente in aula ma ha aspettato il verdetto nel convento dei premostratenti, mentre c'era il marito di Guerrina, Mirco Alessandrini. C'è stata la relazione di Raffaello Magi, un affresco complessivo di tutta la vicenda giudiziaria, al quale è seguita la requisitoria della Procura generale: con richiesta finale di confermare il verdetto di appello, rigettando il ricorso. Poi tutti i riflettori  sulla sentenza.