Grandi strade: "bunker" cantieri. Scatta l'operazione due milioni sulle grandi direttrici

Romana, Fiorentina e Calamandrei: da marzo l’asfaltatura sugli assi di accesso al centro. Gamurrini: «Disagi ma intervento risolutivo per almeno dieci anni»

Foto di repertorio di un cantiere (Cristini)

Foto di repertorio di un cantiere (Cristini)

Arezzo, 22 febbraio 2020 - Ha deciso di chiudere l’ultimo grido di «pesca sportiva»: quella nelle grandi buche. Le buche sulle strade, quelle che tappezzano da una parte all’altra la città: e che La Nazione si è messa anche a contare, scoprendone a centinaia. E’ il famoso piano da due milioni di euro: anzi, quasi tre, alla prova dei cantieri. E l’assessore Gianfrancesco Gamurrini lo annuncia con il solito stile: con un video sul suo profilo Facebook, alla guida della macchina.

«Occhio alle buche» ironizza rivolto al funzionario che lo affianca, tipo navigatore. E’ la battuta che lo insegue da un anno e prova a rovesciarla nel momento della riscossa. Perché la maxi-asfaltatura parte davvero: a marzo, precisa. Tra la metà e la fine del mese, un filo diluita per non bloccare la città. Anche se per primo sa che la ricaduta dei lavori non sarà indifferente. «I disagi ci saranno, specie su alcuni tratti».

Un esempio? Quello che dalla rotatoria di Olmo va verso via Romana, fino all’incrocio con via Chiarini. Una di quelle strade che non si freddano mai per il passaggio continuo delle macchine. Tre le direttrici principali dei lavori. Via Romana per un intervento che da solo costerà 850 mila euro. Via Fiorentina per una spesa di altri seicentomila euro, E via Calamandrei per 550 mila euro.

Già così il totale supera i due milioni. Ma ce ne sono poi altri 450 mila che serviranno nel resto del reticolo di asfalto, che in effetti di zone «groviera» ne vanta tante. Anche via Veneto ma non tutta: al momento solo una prima parte. E non tutta via Romana.

In pratica i lavori procederanno fino all’incrocio di via Chiarini. La parte centrale, quella che insiste nella zona di San Marco, è anche interessata dai piani per la messa in sicurezza dagli allagamenti che ogni tre per due la colpiscono.

E quindi qualunque operazione deve essere coordinata: se non altro per evitare di tornare a ripetizione sulla stessa strada, vista la spesa che comporta. Due i punti fermi che stanno a cuore a Gamurrini. Prima cosa i disagi: ci saranno, conferma, ma il gioco vale la candela.

«Non è una semplice asfaltatura superficiale come spesso siamo costretti a fare per parare le emergenze: è un intervento che va ben al di là del tappetino di usura, e che risolverà i problemi per un periodo di almeno dieci anni».

L’esempio che viene dato è quello di via degli Accolti, davanti a via Tricca, dove questa operazione chiamiamola «profonda» in effetti dopo mesi sembra reggere ancora bene. Sui dieci anni lo dirà il futuro. La classica asfaltatura elettorale? Il periodo coincide quasi perfettamente, Gamurrini lo nega con decisione. «Era un intervento programmato da tempo: ma non potevamo lanciarlo durante l’inverno, a rischio di renderlo inutile».

In alcuni casi certo ci sarà una sorta di concomitanza dei cantieri. L’esempio è via Fiorentina. E’ partito il maxi-intervento da tre milioni e mezzo di euro, destinato a trasformare lo svincolo all’altezza della tangenziale. In questa prima fase concentrato sulla rotatoria, che addirittura si allargherà anche ad una parte del campo scuola, prevedendo una bretella più veloce verso il raccordo.

In una seconda fase sarà il ribassamento della tangenziale, per dividere il flusso delle auto che si muovono sulla strada veloce dal traffico più locale che si immette ed esce da via Perennio. Un vero e proprio periodo di fuoco: anche se la prima fase del cantiere-rotatoria dovrebbe incidere al minimo sulla circolazione. «Chiedo agli aretini solo un po’ di pazienza» è il messaggio che rimbalza dal video su Facebook. Un po’ come la macchina all’altezza dell’ennesima buca.