Giostra, il dopo voto: tre nuovi titolari a giugno, in "pole" Parsi e Vanneschi

I due cavalieri di Porta del Foro e Colcitrone ormai vicini alla piazza. Poi il ballottaggio a Sant'Andrea tra Rossi e Marmorini

Il giostratore Parsi

Il giostratore Parsi

Arezzo, 20 marzo 2018 - Santo Spirito è l’unica galassia dove chi governa non perde voti: semmai li guadagna. Ed Ezio Gori, rettore uscente e insieme entrante, in attesa di aprire qualche scuola di politica si gode l’ennesimo trionfo: 313 preferenze significa che solo un elettore su 4 è entrato in cabina senza segnare il suo nome. Davanti ha solo Putin, arrivato al 77%, e forse un pizzico di stanchezza.

Ma intanto vola verso un altro triennio al comando: al suo fianco, sia pur a debita distanza, Marco Geppetti, che riconquista i galloni di capitano con 206 preferenze e il secondo posto dietro il mattatore. Alle loro spalle si segnalano Francesco Ciardi (una delle anime delle scuderie, tre anni fa ad un passo dal ruolo di capitano), Fabio Barberini (capitano dei successi di un altro Gori, il fratello Edo), Roberto Turchi, Giacomo Magi, Riccardo Meoni e Roberto Cucciniello, tutti sopra il muro dei 160 voti. Ma le gerarchie gialloblù sono blindate come una fortezza: manca solo il primo consiglio per riconfermare i vertici del quartiere.

Quartieri il cui assetto è ormai definitivo: tra le caselle (hanno votato anche loro domenica) manca il capitano di Porta del Foro, ma Alessandro Dragoni sembra il più gettonato per affiancare un altro rettore nuovo ma forte, Roberto Felici. A questo punto nel dopo voto spicca la partita dei giostratori. Che quest’anno viaggia a velocità d’arrembaggio verso robuste novità. A Porta Crucifera il nuovo preparatore Carlo Farsetti si è appena messo al lavoro ma almeno una mossa è nell’aria: la promozione tra i titolari di Lorenzo Vanneschi.

Dalla sua ha i 3 centri nelle prove generali del 2017, un’ascesa costante e uno dei cavalli più affidabili della piazza: Carlito Brigante. Chi al momento sembra destinato a lasciargli spazio è Filippo Fardelli, quindi con la conferma di Carboni.

Sempre che Colcitrone non coroni l’inseguimento ad Adalberto Rauco, rossoverde di nascita ma tra i gioielli di Porta del Foro. Felici ha già confermato che intende tenerlo, le sirene suoneranno a distesa. Chimera che viaggia verso l’indicazione di un altro posto «fisso»: quello di Davide Parsi. La chiave delle vittorie nelle prove generali, sul 5 una volta sì e l’altra pure. Confermando al suo fianco Vernaccini, un talento malgrado il 2017 gli abbia remato contro: ma costretto a guardarsi alle spalle, sia Innocenti che lo stesso Rauco sono lì che «spingono». Santo Spirito ha cavalieri blindati più ancora di rettore e capitano.

E così resta la partita di Sant’Andrea. Un nuovo titolare, il terzo di giugno, è sicuro, essendoci stata la rinuncia di Stefano Cherici. E quel posto se lo giocheranno in due: Francesco Rossi e Tommaso Marmorini. L’occhio acuto di Manuele Formelli darà al consiglio l’indicazione migliore. Al momento il primo sembra ancora davanti, malgrado nel 2017 un 3 e un 2 abbiano sciupato lo splendido 5 di giugno.

Ha maggiore dimestichezza su Sibilla, forse il migliore cavallo del quartiere, e soprattutto da anni è in pole tra le riserve dei «mostri» Vedovini e Cherici. Se scegli lui, l’altro, pur bravissimo, non avrebbe motivo di deprimersi fino al crollo. Scegliendo l’altro rischieresti di compromettere un talento che da anni ha fatto una splendida «gavetta»: una linea sottile, quasi quanto quella su cui si corre Giostra.