Giostra, Bertini consigliere delegato "Scendere in piazza a tutti i costi"

Ufficiale la nomina dell’ex arbitro internazionale: "Un altro anno senza carriere avrebbe effetti drammatici. Sant’Andrea all’assemblea in presenza? Sarebbe un affronto per le tante attività che rischiano la chiusura"

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di Federico D’Ascoli

Alessandro Ghinelli assessore e Paolo Bertini consigliere comunale delegato. Come una coppia di giostratori l’ingegnere e l’ex arbitro internazionale condivideranno la delega per il Saracino che mai come quest’anno ha bisogno di riprendere il cammino dolorosamente interrotto dalla pandemia.

Bertini, appena arrivato si trova subito a dover gestire la grana della proroga dei consigli direttivi. Sant’Andrea la contesta apertamente.

"È una questione che hanno affrontato i rettori con il sindaco e sulla quale non vorrei entrare. Ma mi permetto di dire che nella situazione attuale, con negozi e attività economiche che rischiano di chiudere, fare un’assemblea in presenza sarebbe un affronto".

Sì, ma intanto i Musici il 6 febbraio hanno convocato i soci all’Arbitro Club.

"I numeri dei Musici e gli argomenti trattati in assemblea sono molto diversi da quelli dei quartieri a cui è indirizzato il decreto del sindaco. Per questo credo che, senza troppi problemi, potrebbero svolgere assemblea e voto nella modalità online".

Il prossimo passo sarà parlare delle date delle Giostre. Che ne pensa?

"Dobbiamo dare subito un segnale di vita e per questo stiamo pensando a un evento di Giostra nel giorno della Madonna del Conforto, con tutte le cautele necessarie. Al di là delle date, sono convinto che non possiamo permetterci un altro anno senza scendere in lizza. Per questo dovremo ripartire dal progetto proposto dal sindaco la scorsa estate che fu bocciato dai rettori. Lo scenario è ancora imprevedibile ma probabilmente vivremo un’estate simile a quella dello scorso anno: non dovremo farci trovare impreparati se si apriranno spiragli per correre Giostra".

La sfida in piazza Grande è solo la punta dell’iceberg. I quartieri sono allo stremo dopo un anno senza entrate: state pensando a qualche forma di sostegno?

"I quartieri sono l’anima del Saracino e non è una frase fatta. Non ci possiamo permettere di perdere l’entusiasmo e la passione: sono i punti fermi che hanno salvato la Giostra dall’oblio, soprattutto negli anni più difficili. Oggi i quartieri possiedono strutture per gli allenamenti che hanno costi fissi rilevanti: è chiaro che dovremmo ragionare su ristori economici aggiuntivi rispetto al normale contributo comunale".

La sua recente militanza nella squadra tecnica di Santo Spirito può essere un limite nel suo ruolo?

"Assolutamente no: i miei compiti non riguardano minimamente l’aspetto tecnico. Credo di poter dire che avere una persona appassionata come me in questo ruolo possa solo fare bene alla manifestazione".

Oltre al Covid, qual è secondo lei la priorità della Giostra?

"Valorizzarla come biglietto da visita della città dal punto di vista turistico. Abbiamo molte idee in merito ma è presto per parlarne: prima superiamo insieme l’emergenza coronavirus".