Giostra, annullata anche quella di settembre: no a corteggio e figuranti in piazza

L'incontro in Prefettura si chiude con una fumata nera. Rettori: "Non sarebbe stato un evento al livello della tradizione". Sindaco: "Peccato, sarebbe stata la prima città a ripartir"

Giostra di giugno

Giostra di giugno

Arezzo, 14 luglio 2020 - Niente da fare. Salta anche la Giostra di settembre, il vertice sulla sicurezza in Prefettura ha sancito non ci fossero le condizioni di sicurezza imposte dai regolamenti legati alla pandemia. 

Lo ha deciso questa mattina il tavolo della sicurezza in Prefettura. 

Il Comune aveva lavorato ad una soluzione di emergenza ma i limiti che sono stati posti erano netti: niente corteggio storico, niente presenza di figuranti in piazza, forte riduzione delle cene propiziatorie oltre che ampia riduzione dei posti in tribuna.

Un quadro davanti al quale in particolare i rettori hanno alzato bandiera bianca. "Non sarebbe stata una Giostra per come la conosciamo e per come è la tradizione di questo evento" è il commento pressoché unanime all'uscita dal palazzo del Governo.

Più amareggiato il sindaco Alessandro Ghinelli. "Abbiamo presentato una proposta che ritenevamo valida: dispiace perché sarebbe stata la prima città in Italia a riproporre una delle grandi disfide storiche. Noi eravamo disposti a venire incontro sulla questione del corteggio, ma non ho notato la stessa disponibilità da parte dei rettori e degli ambienti di Giostra"

I rettori che  chiedevano di uscire dal palazzo del governo con una certezza. La sintesi? «E’ il momento di prendere una decisione, in un verso o nell’altro, o è difficile condurre un quartiere o chiedere ai cavalieri di allenarsi». L'hanno avuta anche se chiude drasticamente e anzitempo la storia della Giostra 2020.