Ginnastica in mensa alle elementari, i bambini scrivono al sindaco: "Dacci una palestra"

Da due anni stretti tra i tavoli e le sedie. "La stanza è piccola e qui non si gioca". Tra le ipotesi un centro sociale abbandonato e uan tensostruttura in giardino

Una scuola elementare (foto di repertorio)

Una scuola elementare (foto di repertorio)

Arezzo, 21 maggio 2019 - La lettera è scritta sul foglio protocollo a righe con la calligrafia rotonda e un po’ impacciata dei bambini. Le frasi sono semplici e dirette, tipiche di chi vede il mondo con occhi semplici e colmi di speranza. La firmano i ragazzi della quarta elementare della scuola Tavanti di Policiano che da almeno due anni aspettano una palestra per l’ora di educazione fisica.

Sono costretti a farla in sala mensa e, come scrivono i piccoli alunni nella loro lettera indirizzata al sindaco Alessandro Ghinelli: «La stanza è piccola e non ci permette di poter fare giochi come pallavolo, staffette e percorsi». La prima soluzione, sarebbe quella di mettere una tensostruttura nel «giardino enorme» che si trova intorno al piccolo istituto che ospita cinque classi.

Ci sarebbero anche alternative a costi inferiori, come ad esempio utilizzare gli spazi più accoglienti di un vicino centro sociale abbandonato, raggiungibile attraversando una strada. E, in più, si registra anche la disponibilità della Polisportiva Policiano a concedere gli spazi della sua sede, a 500 metri di distanza dalla scuola, per permettere ai ragazzi di fare attività fisica in un ambiente più accogliente.

Sarebbe sufficiente un insegnante-sorvegliante che accompagni i bambini, figura che i dirigenti scolastici avrebbero più volte garantito. Condizionale d’obbligo perché da due anni le richieste arrivate dai genitori (e ora anche direttamente dai bambini) non hanno portato risultati. Sulla questione si sono svolte assemblee pubbliche, c’è stata un’interrogazione in consiglio comunale di Francesco Romizi e il pressing asfissiante di Fabio Bray, nel 2015 candidato al Comune di Ora Ghinelli da cui è polemicamente uscito.

È proprio Bray a rendere pubblica la lettera degli scolari di Policiano, nella speranza che venga adottata almeno una delle tre soluzioni sul campo a cui si potrebbe aggiungere il trasporto fino a Rigutino, dove la palestra scolastica sarebbe sottoutilizzata.

«Le periferie non sono mai state centrali per la giunta – attacca Bray – la scuola elementare di Policiano, pur avendo gli spazi non ha un luogo idoneo per l’educazione fisica. Da novembre ad aprile di ogni anno i bimbi, non potendo uscire nel giardino, si muovono all’interno dell’edificio, con rischi anche per l’incolumità.

Eppure alcune proposte sono state presentate per iscritto agli assessori di riferimento e al sindaco per conoscenza, senza mai avere risposta. Attendono repliche le interrogazioni comunali presentate dal consigliere d’opposizione Romizi, attendono riscontro, infine, le istanze protocollate del sottoscritto».

Adesso hanno scritto direttamente i piccoli interessati, stanchi di fare ginnastica facendo slalom fra i tavoli appoggiati ai muri: «La nostra richiesta è che lei faccia costruire una piccola palestra fuori in giardino, visto che è grande la chiediamo di farla attrezzata e carina. Speriamo che lei accolga la nostra richiesta».