Ge-Group acquista Bekaert, piano di rilancio

È un’azienda di Bagno a Ripoli che opera nel settore delle energie rinnovabili. I sindacati: il risultato vero è riattivare posti di lavoro

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di Marco Corsi

E’ la Ge-Group Srl, azienda leader nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili, con sede a Bagno a Ripoli e che opera nel settore da oltre un decennio il soggetto industriale che ha firmato in questi giorni il preliminare di acquisto dell’area ex Bekaert di Figline, fino a pochi anni fa un fulcro dell’economia dell’intero Valdarno. La Global Energy ha avviato formalmente il progetto di riqualificazione dell’intero complesso industriale, che sarà presentato nelle prossime settimane in occasione di un confronto pubblico.

Un piano ambizioso che, come ha confermato l’azienda, coinvolgerà una serie di società definite di eccellenza, con l’obiettivo di creare una nuova economia circolare all’interno di una comunità energetica autosufficiente, con processi innovativi per il futuro. Nei prossimi giorni prenderà avvio la Due Diligence per le opportune verifiche. La società Ge-Group avrà il ruolo di sviluppare tutte le condizioni autorizzative, economiche, finanziarie e progettuali per creare il primo progetto di economia circolare totalmente autosufficiente in Italia. "Vogliamo sviluppare attività innovative proiettate verso una nuova economia sostenibile, ma soprattutto – ha spiegato l’azienda – creare nuovi posti di lavoro nel territorio, raccogliendo l’appello della Regione e delle parti sociali di riassumere il personale della Bekaert tutt’ora senza impiego". Il gruppo fiorentino, giovedì scorso, ha avuto un primo incontro con le parti sociali, cui hanno preso parte anche il consigliere del presidente Giani per il lavoro e le crisi aziendali Fabiani, la sindaca e gli assessori del Comune di Figline Incisa e il direttore per la competitività territoriale della Regione. Fabiani ha definito il faccia a faccia proficuo, sottolineando che è stato seguito il metodo racchiuso nel cosiddetto protocollo Valdarno, che stabilisce la collaborazione tra istituzioni e parti sociali.

È stata accolta con particolare soddisfazione anche la volontà dell’azienda di procedere innanzitutto all’assunzione dei lavoratori ex Bekaert rimasti senza occupazione – attualmente 26 – e di quelli che hanno un’occupazione ma a tempo determinato. "Ora tutti a lavoro per la reindustrializzazione di un sito grande e strategico per la Toscana e per creare nuova occupazione sul territorio". Soddisfatta anche la sindaca di Figline Incisa Valdarno Giulia Mugnai, che ha parlato di buona notizia per il territorio. Dopo tutte le valutazioni tecniche, commerciali e ambientali necessarie per la realizzazione del progetto da parte dell’azienda, sarà possibile avere il quadro chiaro del piano industriale e anche della sua tempistica di realizzazione. Non sono mancate le reazioni dei sindacati. La Fim Cisl ha parlato di "progetto futuristico che contempla la costruzione, nell’area della Bekaert, di un condominio energetico da cui una società trae beneficio dalla produttività e dalla cooperazione di altre società condomine" e ha chiesto alla società capofila e alle istituzioni di monitorare, con incontri ad hoc, i progressi e i passi in avanti che il progetto farà, in modo da dare gambe ancora più veloci al ricollocamento dei tanti lavoratori rimasti senza occupazione del territorio. La Fiom Cgil ha precisato che il traguardo finale dovrà essere la totale reindustrializzazione e alla completa riattivazione dei 318 posti di lavoro persi in Bekaert e ha chiesto di sottoscrivere in sede istituzionale un contratto di sviluppo vincolante che stabilisca tempi, modi e criteri del piano di reindustrializzazione.