Gara dei trasporti, indagato anche Ceccarelli e Dindalini: induzione alla corruzione

L'avviso nell''inchiesta partita come turbativa d'asta. Nel mirino una cena col presidente di Autolinee Lombardi. Il capogruppo Pd in Regione: io corretto, fiducia nei magistrati

Vincenzo Ceccarelli

Vincenzo Ceccarelli

Arezzo, 6 maggio 2021 - Anche il capogruppo Dem in consiglio regionale, l'aretino Vincenzo Ceccarelli, è stato indagato nell'ambito dell'inchiesta della procura fiorentina sulla gara per il trasporto pubblico locale vinta da Ratp contro Mobit e ancora oggetto di un'infinita controversia giuridica che vivrà in etstate un nuovo capitolo con il pronunciamento del Consiglio di Stato sulla correttezza del piano economico di Autolinee Toscane. Ieri la Guardia di Finanza ha visitato gli uffici di Ceccarelli a Palazzo Panciatichi. L'ipotesi di reato  su cui la procura indaga è induzione alla corruzione a carico dello stesso Ceccarelli e del presidente di Tiemme Massimiliano Dindalini. .Nel mirino degli inquirenti ci sarebbe una cena, alla quale avrebbe partecipato Ceccareli, con Lombardi e il presidente di Tiemme (facente parte del consorzio sconfitto Mobit), che nega.

Il capogruppo Pd risponde all'accusa in una nota: «Sono sorpreso ma sono anche certo che riuscirò a dimostrare la mia correttezza. Mi sono occupato della gara per il trasporto pubblico su gomma in Toscana per 7 anni, con un unico obiettivo: tutelare l’interesse dei cittadini e dei lavoratori del settore. La storia si può leggere nel percorso oltremodo difficile che abbiamo dovuto seguire per dare ai toscani un servizio pubblico di livello europeo. Per anni siamo stati esposti sulla graticola, abbiamo dovuto parare colpi piovuti da tutte le parti, difenderci nei tribunali amministrativi". I

"nsieme al Presidente Rossi e a tutti i dirigenti regionali che ci hanno supportato con competenza e professionalità abbiamo superato ogni ostacolo, con la convinzione che la legalità e l’interesse pubblico dovessero in ogni caso prevalere. Anche in questi giorni, in Europa si stanno avviando procedure nei confronti degli enti inadempienti. Lo scorso anno, abbiamo appreso dell’inchiesta penale avviata dalla Procura di Firenze ed ero rimasto quasi sorpreso del fatto di non essere indagato insieme a quelli che erano stati i miei compagni di viaggio".

"Oggi, a pochi giorni dalla seduta del Consiglio di Stato che dovrà di nuovo pronunciarsi sulla legittimità del percorso di gara, scopro di essere anch’io tra gli inquisiti. Non conosco ancora niente di quelli che sono gli elementi sulla base dei quali è stata formulata l’ipotesi accusatoria nei miei confronti, ma so bene di aver agito sempre entro i confini della legge e nell’interesse pubblico.

"Per questo mi sono messo subito a disposizione degli inquirenti, nei quali nutro piena fiducia, con l’intenzione di offrire totale collaborazione al fine di giungere in tempi rapidi a chiarire la mia posizione. Voglio anche ringraziare pubblicamente gli uomini della Guardia di Finanza che, con grande professionalità e correttezza, hanno eseguito il mandato di perquisizione che gli era stato affidato, peraltro senza sequestrare alcunché, e ringrazio anche tutti coloro che in queste ore mi hanno fatto sentire la loro vicinanza, ad iniziare dai consiglieri regionali del Pd e di Iv.»