Furti nei cantieri Valdarnese nei guai

Individuato dai carabinieri chi aveva affittato il capannone con nascoste le attrezzatur nella zona del Matassino

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Si sono messi a seguire il percorso tracciato dal Gps in dotazione a un escavatore rubato da un cantiere e alla fine si sono imbattuti in un magazzino pieno zeppo di attrezzature edili fatte sparire negli ultimi due mesi in provincia di Firenze. La struttura di stoccaggio della refurtiva si trovava al Matassino, la frazione a cavallo delle province di Arezzo e Firenze e tra i comuni di Figline e Incisa, Reggello e Castelfranco Piandiscò, nello spicchio di pertinenza aretina. L’operazione è stata compiuta martedì scorso dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia figlinese, supportati dai colleghi del comando di San Giovanni. A finire nei guai con la legge un quarantasettenne che aveva affittato il capannone. Nel sopralluogo i militari hanno scoperto diversi mezzi dal valore commerciale considerevole che si erano volatilizzati di recente da vari cantieri edili.

Alla richiesta di spiegazioni l’uomo ha addotto giustificazioni tutt’altro che convincenti e di conseguenza è stato deferito alla magistratura per ricettazione. L’indagine era stata avviata dopo l’ultima di una serie di scorrerie, avvenuta nella notte del 13 aprile a Calenzano. I soliti ignoti in quel caso erano riusciti a rubare martelli pneumatici per gli escavatori, ma per portare a termine la razzia era stato utilizzato un mezzo pesante, a sua volta rubato, su cui però era installato un localizzatore Gps. Un’apparecchiatura che ha consentito agli uomini dell’Arma figlinesi di seguire l’itinerario dei malviventi fino al capolinea, ovvero il magazzino valdarnese. Che all’interno custodiva un deposito di mezzi edili tra cui un grosso escavatore caterpillar, quattro robusti martelli pneumatici sempre da escavatore, un camion Iveco, una voluminosa fresatrice da trattore e una smerigliatrice, tutti trafugati. I carabinieri hanno sequestrato veicoli e attrezzature. Adesso sono impegnati nel ricostruire la loro provenienza per la restituzione ai proprietari.