Fragili, assalto ai telefoni Over 70: 11 vaccini in 8 giorni Ma oggi aperti i due Hub

Il numero verde scatena la febbre: 14mila chiamate l’ora, la misura dell’ansia. AstraZeneca a singhiozzo: Pfizer a tutto campo. Ottantenni: pochi nel portale

Simona Dei e Lucia Tanti

Simona Dei e Lucia Tanti

di Alberto Pierini

AREZZO

E’ bastato un numero di telefono, verde perfino. E a quella "mano" si sono attaccati a migliaia. Oltre settantamila tentativi di accesso, quattordicimila telefonate l’ora. Lo specchio dell’angoscia che le persone più fragili vivono da settimane. Hanno una priorità sulla vaccinazione, purtroppo legata alle loro condizioni di salute: ma quella priorità non riescono a trasformarla in appuntamento.

La Regione solo in queste ore ha messo a disposizione aiuti ma l’unico numero verde reale è quello della nostra Asl. E da ieri mattina suona a ripetizione. "Cercate di chiamare nei momenti morti" è l’appello del direttore amministrativo Francesco Ghelardi. Ma la realtà è che di momenti morti non ce ne sono. La stima attuale è che i fragili solo in zona aretina siano oltre diecimila. Un dato che la stessa Asl giudica inferiore alla realtà: solo una parte si è iscritta nel registro, solo una parte si infila nella "riffa". A ieri le prime dosi in questo mondo decisivo erano state poco oltre quattromila.

Quindi siamo sotto il 50% la stima e forse non oltre il 30% della realtà. Con la fascia B, quella di chi non sarà chiamato dalla Asl, che fatica a ricevere il codice a otto cifre per prenotarsi. L’accelerazione sta arrivando. Ieri il direttore sanitario Simona Dei e il vicesindaco Lucia Tanti hanno inaugurato il Teatro Tenda: i cui 10 box da oggi cominceranno a "tritare" vaccinazioni. In due giorni circa mille.

Finalmente possiamo gettare sul tavolo della campagna due Hub: il debuttante e il Palaffari. Ma ci arriviamo con l’affanno. Un esempio? Gli over 70. La campagna era partita benino ma negli ultimi otto giorni le somministrazioni sono state undici. Undici in tutto. Colpa del rifornimento avaro di AstraZeneca: quello che da oggi comunque farà riaprire Arezzo Fiere.

Un rifornimento serio? "La prossima settimana ma non chiedetemi date" risponde con prudenza Simona Dei. Che intanto si gode una primizia: da oggi si vaccina dappertutto. Nei due Hub, nei centri intermedi di Camucia, Loro, Sansepolcro e Bibbiena, negli ambulatori, in ospedale e a casa con i medici di famiglia. La fascia degli ottantenni ci vede intorno all’85% di copertura con le prime dosi.

La prova? "Abbiano aperto anche per loro il portale ma finora le prenotazioni non sono molte". Comunque sufficienti a tenere aperto il Palaffari anche domenica e poi lunedì e martedì’. Armati di Pfizer, ormai quasi un mono-vaccino. "Lo abbiamo esteso ai fragili ma non escludiamo di metterlo a disposizione anche dei settantenni". Che diventano la vera trincea: perchè è l’età alla quale tanti muoiono.

Al dato di ieri la prima dose era arrivata a 11.739 persone. Siamo inchiodati al 31% sul totale, quello che avevamo raggiunto subito dopo Pasqua. Il vento sta cambiando, i vaccini dovrebbero arrivare fitti come la manna: ma otto giorni di stand-by per una campagna di massa sono un ossimoro prima ancora che un disastro. Dietro l’angolo c’è di tutto, dai vaccini nei posti di lavoro a quelli in vacanza. "Sappiamo che molti aretini vanno al mare sul Tirreno: stiamo pensando di raggiungerli anche lì". Sempre che per partire non ci voglia la carta verde di essere stati vaccinati, o sarebbe una beffa. "Siamo felici di mettere a disposizione questi spazi" esclama Lucia Tanti nel Teatro Tenda. "Ce ne vorrà anche un terzo" coglie la palla al balzo Simona Dei, trovando piena disponibilità. Ma le dosi dove sono?