Fimer, paura di fermare le macchine Presidio ma i 10 milioni non arrivano Sindacati: "Il tempo sta per scadere"

In ballo resta ancora il versamento della somma iniziale promessa Greybull McLaren per la ripartenza "Abbiamo ribadito alla proprietà che non tollereremo alcun colpo di testa". Passi avanti al vertice.

Fimer, paura di fermare le macchine  Presidio ma i 10 milioni non arrivano  Sindacati: "Il tempo sta per scadere"

Fimer, paura di fermare le macchine Presidio ma i 10 milioni non arrivano Sindacati: "Il tempo sta per scadere"

di Marco Corsi

Si tratta ancora sulle condizioni e sulle garanzie legate al versamento da 10 milioni di euro che dovrà essere effettuato da Greybull McLaren per far ripartire la Fimer a 360°. Versamento che arriverà solo dopo un’intesa tra il soggetto investitore e la proprietà dell’azienda. Nel corso dell’ennesimo summit, sono stati fatti dei passi in avanti, ma non siamo ancora alla fumata bianca e alcune divergenze permangono. Quel che è certo e che sindacati e istituzioni stanno sul fiato sul collo all’azienda, consapevoli che la corda rischia di spezzarsi e che, soprattutto, se non arriveranno questi soldi, nel giro di venti giorni il rischio di fermare tutte le macchine è concreto. All’incontro di ieri mattina, che si è tenuto all’interno dello stabilimento di Terranuova, erano presenti il Cda dell’azienda, al completo, i rappresentanti di Greybull-McLaren, le organizzazioni sindacali, il sindaco Sergio Chienni e Valerio Fabiani, che segue per la Regione Toscana le crisi aziendali. Il nodo della questione è quindi legato ai soldi che il colosso inglese si è impegnato a versare per consentire alla fabbrica di riprendere le produzioni e pagare i fornitori, in attesa poi di prenderne possesso ad ottobre, dopo l’omologa.

"E’ stato ribadito alla proprietà che non c’è più tempo – ha detto il segretario provinciale della Cgil Alessandro Tracchi – Non tollereremo alcun colpo di testa e non accetteremo più ritardi che impediscano a Greybull di intervenire. Noi siamo qui per rimuovere tutti gli ostacoli e dobbiamo constatare che uno di questi è rappresentato dalla proprietà". "Stamani era presente anche il segretario nazionale della nostra organizzazione sindacale – ha detto Ilaria Paoletti della Fim Cisl – Dobbiamo infatti valutare la possibilità di spostare il tavolo della vertenza anche al Ministero. Il Cda ci ha fornito una serie di date. Domani (oggi n.d.r.) presenteranno al Tribunale istanza per l’autorizzazione dei dieci milioni di euro e le linee guida del nuovo piano concordatario, che, nella sua interezza, dovrà essere presentato entro il 31 maggio. Inoltre entro il 15 giugno dovrà essere trovato l’accordo con il soggetto investitore che, a sua volta, provvederà all’iniezione dei 10 milioni. Noi abbiamo dato altre tempistiche. Entro mercoledì prossimo l’accordo dovrà essere trovato.

"Abbiamo riscontrato che ci sono ancora divergenze – ha aggiunto Luana Casucci della Uil Uilm – Una cosa è certa. Di questi 10 milioni c’è bisogno e siamo disposti ad attivare forme di protesta forti se non si arriverà ad una definizione dell’intesa".