Fiera, partiti i bandi per aumentare i banchi: a dicembre 37 esclusi da piazza Grande

Prima la chance ai titolari di spostarsi negli spazi vuoti, poi la riapertura all'esterno. Maxi-esodo per il mercato tirolese. Talent tra gli stand

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Arezzo, 2 novembre 2019 - Attenti a quello che comprate. E attenti soprattutto i due giapponesi i cui acquisti saranno ripresi in diretta Tv. E’ il giorno del talent «firmato» dal sol levante. Un mese fa avevano fatto i sopralluoghi e capito tutti i trucchi della Fiera. Oggi si passa all’azione. I due concorrenti avranno un budget uguale: alla fine i loro acquisti saranno valutati da una giuria. In testa Fausto Casi, ex presidente dell’Antiquaria e inventore del museo dei mezzi di comunicazione. Comunque un grande esperto di pezzi d’epoca.

Per una volta la fregatura varrà doppio: primo perché è una beffa, secondo perché ti farà perdere il gioco. E’ l’altra Fiera, quella che per fortuna continua ad incuriosire il resto del mondo. Novembre è un’edizione di mezzo, sospesa tra l’ultimo scorcio dell’estate e i regali di Natale. Ma intanto è l’occasione finalmente di serrare le fila: la Fondazione Arezzo In Tour ha lanciato il bando per aumentare i banchi.

Prima mossa le migliorie: l’occasione offerta a tutti i titolari di spostarsi su uno dei posti vuoti. Inutile? Calma. Perché l’emorragia di espositori ha aperto varchi niente male. E in tanti ci stano facendo un pensierino. «Finalmente – conferma l’assessore Marcello Comanducci – ci siamo: ed è il passo decisivo per poi cominciare a cercare nuovi innesti».

Poi il secondo bando, da gennaio o forse febbraio. Perchè la mappa è di 300 posti ma quando va bene se ne occupano 240/250 e molti grazie agli spuntisti. E’ necessario riaprire le convocazioni, perché di questo passo perderemmo la priorità acquisita rispetto alle altre antiquarie sparse in mezza Italia. E quando saremo a pieno organico rimarrà un’ulteriore possibilità.

«Mantengo la disponibilità ad aprire strade nuove per dare spazio a chi arriva e vuole un angolo». Per ora utopia, ma pensare in grande non fa mai male. E’ l’edizione dei sondaggi. Perché non solo gli espositori dovranno cominciare a scegliere dove spostare le proprie «vele». Ma quelli di piazza Grande dovranno fare lo stesso per l’edizione di dicembre. A Natale il mercatino tirolese arriva in forze, mai come quest’anno. E stavolta gli esclusi saranno 37, più del solito.

Ma una parte è legata ad una scelta, sia pur poco spontanea: alcuni espositori a ridosso delle Logge, stretti dalla baita o dalle casine hanno scoperto di lavorare poco. Meglio trasferirsi. Dove? Spazio alla graduatoria e alle scelte. A dicembre la curia rimetterà a disposizione l’area all’uscita dal tunnel delle scale mobili, ma ogni posto libero è buono.

A proposito di scale mobili: l’Atam anche oggi e domani organizza i bus navetta da via Pietri. Le scale sono ancora immobili, i pezzi di ricambio sono arrivati ma vanno montati. Intanto tutti sul bus. In via Bicchieraia confermati gli artigiani, ormai la marcia in più di una strada che rischiava di morire. Al capolinea i lavori sulle Logge, ma intanto anche lì ci sono fior di posti ancora non disponibili.

Aperta la sede con i suoi bagni, poi via ai lavori: perché tutto deve essere pronto per il 16 novembre, quando la carica dei turisti chiederà prima «dove farla» e solo dopo speck o zuppa d’orzo. La terza domanda sarà probabilmente quella di un bancomat ma per la risposta è bene armarsi non di cartina ma di un navigatore, visto che la piazza ne è malinconicamente sprovvista.

Però detto questo se il tempo non ci tradisce quella che si apre oggi potrebbe essere un’altra edizione ghiotta. Dove tentare i primi acquisti di Natale, bruciando sul tempo i tirolesi e facendo concorrenza ai giapponesi in diretta Tv