"Fiera in giugno per rilanciare l’oro" Primo evento in presenza al mondo

Marco Carniello, direttore del settore Jewellery & Fashion svela i piani di Ieg. "Puntiamo sulla presenza dei buyers soprattutto da Dubai". Format ibrido ma il cuore al palaffari. E il 23 marzo evento virtuale

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di Sergio Rossi

"Sarà la prima fiera al mondo in presenza" nel settore dei gioielli": così Marco Carniello, direttore in Ieg delle fiere Jewellery & Fashion.

Avete scelto giugno come mese del rilancio?

"Proprio così, andiamo in scena dal 12 al 15 giugno al centro affari mentre le altre fiere si stanno spostando nei mesi di luglio e agosto. Mettiamo in conto pure il rischio di annullamento causa pandemia ma se la campagna vaccinale proseguirà, anche in modo mediocre, allora ce la faremo".

Ripartenza da Arezzo, come mai?

"Non è una scelta casuale. Le aziende orafe aretine guardano tradizionalmente verso il Medioriente e Dubai in particolare. Proprio Dubai sta uscendo rapidamente dal Covid e questo ci fa pensare a una presenza importante dei buyers in arrivo dal principale hub di riferimento per Arezzo".

Avete in mente una format tutto in presenza oppure con un’appendice virtuale?

"Il format fieristico del futuro è ibrido. Avremo dunque al centro la parte fisica, il core business; ma allo stesso tempo l’evento sarà arricchito da strumenti digitali, soprattutto prima e dopo la manifestazione, una piattaforma che consenta di mantenere costantemente il contatto con i buyer. A questo scopo stiamo allestendo un evento digitale propedeutico".

Ce ne parli...

"Il 23 marzo metteremo in scena ’We Are’, una giornata digitale dedicata a utenti professionali attraverso la stessa piattaforma che sarà utlizzata per OroArezzo".

Come funzionerà?

"Le modalità le sveleremo tra un paio di settimane, a oggi siamo ancora a livello confidenziale. In ogni caso puntiamo ad avere 30 aziende che presenteranno in vetrina le nuove collezioni, in un format assimilabile alle Fashion Week digitali. Il buyer potrà non solo vedere la vetrina virtuale, ma anche contrattare con l’azienda in modalità be to be, altrimenti detto B2B che sta per business to business".

Avete già il pieno di adesioni?

"Stiamo lavorando, ma non ci saranno problemi. E comunque a giorni avrete ogni dettaglio".

Qual è il rapporto tra Ieg e le aziende orafe aretine?

"E’ un rapporto continuo, Ieg ha acquisito le fiere orafe di Arezzo, ci teniamo molto e i contatti sono ovviamente costanti".

Cosa vi dicono gli imprenditori? Qual è il sentiment all’inizio del nuovo anno e dopo el difficoltà del 2020?

"L’anno passato è stato chiuso in difesa ed era inevitabile. Ma le aspettative erano ancora peggiori e quindi le aziende stanno guardando al 2021 con l’ansia di ripartire in fretta. La situazione, purtroppo, è ancora nebulosa, si naviga a vista però tante imprese hanno fatto passi in avanti sul fronte dell’innovazione. Sono dunque ottimista per Arezzo, ma anche per gli altri distretti italiani".