Fiera, bis al Prato: il centro soffre S.Francesco apre solo per la movida

Tanti negozi incerti sull’apertura domenicale. Ma banchi verso un buon numero: "Ad agosto dove ci mettono?".

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di Alberto Pierini

"Ma ad agosto dove ci mettono?": un espositore storico della Fiera, in una pausa del suo viaggio di avvicinamento dal sud, chiama per avere lumi. Ha saputo da poco che il ritorno in centro, tanto più breve di quello al quale è costretto lui ogni mese, è saltato, bocciato al tavolo della sicurezza sanitaria. Aveva lasciato la sua postazione al Prato sperando di non rivederla, se non al massimo a settembre. E invece è lì che tornerà ad allestire il suo stand. E con lui oltre 200 colleghi. Una bella fetta dei titolari e il fronte degli spuntisti, che su Arezzo scommettono sempre forte.

L’arrivo sembra importante, almeno dalle prime indicazioni: luglio in genere è un’edizione in salita, per tanti motivi, quasi tutti legati alle ferie e alla rivalità delle spiagge. Ma l’anno Covid è una bestia strana e imprevedibile. Potresti raccogliere chi non ti aspetti: quasi sicuramente non raccogli molti dei tuoi fedelissimi. Come i turisti stranieri, che almeno d’estate fanno la parte del leone anche da noi e in particolare alla Fiera.

Però l’evento resta in calendario: gode del coraggio di avercelo reinserito subito, la nostra Antiquaria è stata tra le primissime a partire in Toscana e in Italia, soffre delle resistenze a riportarlo nel suo giusto scenario. La Fiera senza centro perde l’anima, il centro senza Fiera rischia di perdere tutto.

I primi segnali già non sono promettenti. Perché l’effetto della distanza degli stand è "contagioso". San Francesco, uno dei cuori pulsanti del centro, in pratica resta chiuso per l’antiquaria e apre solo per la movida.

Il Caffè dei Costanti, il bar storico della città, aprirà intorno alle 17, quando ormai la Fiera è al declino. E così buona parte dei colleghi. E dai negozi del centro si levano mille incertezze sulle aperture domenicali. La domenica della Fiera è stabilmente l’unica certa a vetrine accese in tutto il centro, dodici mesi su dodici. Ma se sei in piazza San Jacopo o in piazza Risorgimento, con la Fiera appollaiata in cima alla città, chi te lo fa fare? E’ un dubbio che a giugno diversi hanno tradotto nella chiusura, vedremo lo sviluppo nelle prossime ore.

Pensare che stavolta tutti i riflettori sarebbero proprio sull’Antiquaria. La prima notte bianca, quella prevista per stasera, è saltata, proprio per le difficoltà attuali di tutto il settore commercio. E’ solo confermato il Mercatino sotto i Portici di via Roma, ma limitato dalle 9 alle 13. Il resto è lassù, in cima al mondo aretino. I "carri in tondo", dall’ovale principale del parco fino ai viali laterali e ai margini del polmone verde fino quasi a via Buozzi. La strada principale è chiusa in una sola direzione, elemento che aveva sollevato qualche protesta a giugno da parte degli espositori che si affacciano proprio lì.

Un’edizione di partenza che non era andata male, considerando il clima nel quale era nata. Ma che soffriva anche di una scarsa comunicazione, quasi nel timore che potessero ritornare numeri più importanti. Forse stavolta almeno il "passaparola" avrà funzionato meglio: e in effetti è l’ora di tornare a scommetterci. Se gli aretini stanno trainando la ripresa dei locali nel fine settimana, di sicuro non bastano nè al commercio nè al reticolo dei bar e delle attività del centro, che non possono ballare solo due giorni.

E in particolare c’è uno spicchio del centro più in sofferenza del resto: pensiamo a via Guido Monaco, l’ingresso della Fiera, alla stessa area di San Francesco, a quella della Badia. Piazza Grande vive di notte ma le sue botteghe antiquarie no, senza la Fiera perdono gran parte della loro spinta propulsiva. Chi parcheggia al Baldaccio o alla Cadorna comunque dal centro passa? Sì ma intanto passa in un centro svuotato. E di fatto chi arriva ha tutta la convenienza di trovare sosta e fortuna a nord, tra via Pietri e dintorni. Una corsa di scala mobile e sei al Prato. Sfiorando le cartoline di un centro di colpo invisibile.