Ferito mentre caccia "Non ho sparato io"

La vittima dell’incidente: "I pallini sono partiti dal fucile di un’altra persona". Le sue condizioni migliorano

Cacciatore

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Con il passare delle ore è stata chiarita la dinamica dell’incidente di caccia di martedì a mezzogiorno nei boschi non lontani da Cavriglia durante una battuta al cinghiale. Aveva riportato alcune ferite al volto valdarnese di 68 anni raggiunto da un colpo di arma da fuoco. In un primo tempo sembrava che lo sparo fosse partito in seguito a circostanze accidentali dal fucile che lui stesso imbracciava e invece la ricostruzione è risultata diversa. A costringere il protagonista della disavventura a finire in ospedale sarebbe stata la fucilata partita inavvertitamente dalla doppietta di uno dei "paratori". Così si chiamano i componenti delle squadre venatorie che hanno il compito di spingere gli esemplari verso le postazioni presidiate dai cacciatori, facendo rumore e appunto sparando in aria. Stavolta però qualcosa deve essere andato storto perchè una parte della rosa di pallini della cartuccia esplosa da uno di loro ha colpito al viso il pensionato. Per fortuna, nonostante il comprensibile shock, le conseguenze per l’uomo non sono state gravi tanto da essere stato dimesso e da poter tornare a casa in tempi brevi.

I soccorsi, del resto, erano stati immediati non appena i compagni del cacciatore avevano avvisato il 118. Arrivati sul posto con l’automedica e l’ambulanza della Misericordia di San Giovanni i sanitari avevano ritenuto di trasferire il valdarnese al Policlinico Le Scotte di Siena per le cure del caso. Il sessantottenne faceva parte di una formazione di oltre 15 cacciatori, residenti nel territorio comunale e che provenivano anche da altri centri della valle. Si erano ritrovati al mattino per dar vita a una battuta disposta nell’ambito delle operazioni di contenimento degli ungulati.