Febbre vaccini, copertura all'80% di chi ha già diritto alle terze dosi

Crescono anche le prime, anche se molto meno: ma ci sono ancora 17 mila aretini non protetti nella fascia dai 50 anni in su

Vaccinazioni

Vaccinazioni

Arezzo, 5 gennaio 2022 - La paura fa novanta: anzi 80, ma alla fine è la stessa cosa. La paura sta mettendo le ali alla vaccinazione e in particolare alla sua declinazione più recente: la terza dose. Da Roma a Firenze alla Asl è un coro compatto: se volete sfangare il contagio correte a farvi il super richiamo, il cosiddetto «booster». E ora la gente corre davvero. Il dato settimanale sulle vaccinazioni parla da solo. In una settimana, e tra l’altro ricca di feste importanti, le dosi somministrate in provincia sono state 16562: la media quotidiana è di 2366 al giorno. Un dato che non è record ma poco ci manca se incrociamo questo risultato con il calendario. E il calendario dice che in tanti si sono vaccinati a Natale e a Capodanno, quando in genere al massimo ci muovevamo tra il frigo e la tavola. Due i dati che balzano agli occhi. Il primo è proprio quello sulle terze dosi: 13.679 in sette giorni, duemila ogni 24 ore. Ma il nodo sta nella media. Per ora il tetto oltre il quale fare la terza dose è quello dei 5 mesi dalla seconda, a breve diventeranno 4. Bene, agli ultimi di luglio del 2021, cinque mesi fa, ad aver completato il primo ciclo vaccinale eravamo stati in 136.034. E’ quella la platea vaccinabile da tenere presente per i calcoli. A ieri hanno già ricevuto la terza 108.677 aretini. La media è dell’80%, o meglio del 79%. Un dato che se lo vai a confrontare con il termometro di Gimbe, che misura di giorno in giorno la percentuale di accesso alle terze dosi, suona come un acuto. Tra le regioni chi è più avanti è la Valle d’Aosta con il 71,7%, la media italiana è al 62, quella della Toscana al 68,7. Non escludiamo ci siano province nelle nostre condizioni ma conferma una febbre terza dose unica. E questa settimana vede crescere anche le prime. Stavolta oltre le 1000/1100 alla settimana, che era il loro trend più recente, m a fino a 1391, per una media al giorno di 200 «debutti» nella vaccinazione. L’altra faccia della luna? E’ il dato su quanti ancora siano scoperti. E scoperti nella fascia più fragile, sopra i 50 anni. Confrontando i vaccinati con i residenti in provincia, salta fuori che ancora 16.986 aretini non pensano alla terza dose nè alla seconda: restano lontani anche dalla prima. Malgrado i dati dicano che siano proprio loro in prima fila tra i ricoveri ospedalieri. Per consolarci ci viene incontro sempre Gimbe. Perché i quasi diciassettemila «renitenti» alle dosi sono il 10,3%. Intorno alla nostra media ci sono diverse regioni, anche se in questo caso siamo sopra la media italiana (6,9%) e sopra quella toscana (5,1%). E consideriamo che i dati Istat andrebbero depurati su quanti alla vaccinazione per ragioni serie non possono avvicinarsi. Ma restano tanti, troppi ancora in pericolo. Ne vale davvero la pena?