Farmacie: tamponi a 25 euro anche al Corso. Comune, screening dal flop del sierologico

Molti meno test pungidito del previsto, i più scambiati con antigenici. Federfarma: primi gazebo a S.Michele e Maestà del Giannino. Attività snodo dei vaccini per over 80 e fragili

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di Alberto Pierini

EZZO

Tamponi nei luoghi della movida. I tamponi antigenici, gli stessi degli screening di massa: non accurati come i molecolari ma con una discreta attendibilità. "Serviti" dalle farmacie, che entrano ora in forze nella partita contro il Covid. Con il testing, esteso dai sierologici ai tamponi, che diventa lo snodo dei vaccini tra la Asl e i medici di base. I vaccini attualmente degli over 80, che da ieri vedono la mobilitazione di tutte le case della salute e delle medicine di gruppo. La Asl conferisce le fiale alle farmacie e i medici convergono in quella indicata sulla piattaforma regionale per ritirarle. Certi che saranno conservate nella catena del freddo (da - 2 a - 8 gradi) e che nel giro di cinque giorni devono essere somministrate.

E così il muro contro il Covid si alza fino alle farmacie: tamponi a tappeto e vaccinazione. Mentre il Comune prova a trasformare la delusione, confermata nei giorni scorsi dal sindaco Alessandro Ghinelli, per il test sierologici ai bambini, disertato dalla maggioranza delle famiglie, nel primo scalino di un più probante screening di massa in città: 6500 "pungidito" verranno scambiati con 5000 tamponi, rivolti stavolta al resto della popolazione.

"Il Covid richiede che si lavori tutti insieme": Antonio D’Urso, un po’ direttore della Asl e un po’ uomo dalle radici nella Magna Grecia, scandisce la parola d’ordine di questa fase della pandemia. Fianco a fianco con Roberto Giotti, presidente aretino dei farmacisti privati, e con Gianluca Ceccarelli, l’amministratore delegato delle comunali. Che si muovono quasi all’unisono. Partiamo dai tamponi. La prima farmacia a partire è stata alla Maestà di Giannino: ambiente perfetto, c’è il portico, chi ti controlla sta dentro, e tu stai fuori ma al coperto. In 1520 minuti ecco il risultato. Che non è dettagliato come per gli antigenici valutati in laboratorio, è chiaro, ma attendibile. Se poi viene positivo c’è l’obbligo del molecolare. Prossima tappa la farmacia centrale sul Corso, con gazebo all’angolo di piazzetta San Michele. "Siamo pronti a partire, entro un settimana o dieci giorni al massimo" conferma la titolare Cristina Redi. Altre sono quasi ai blocchi di partenza.

Tra le comunali c’è la numero 1, a Campo Marte, l’unica H24: anche qui con spazi che addirittura consentono di separare i percorsi di chi chiede un’aspirina o un tampone. Prezzi? Sicuramente popolari:dai 22 ai 25 euro dovrebbe essere la linea, ma con tentativi di scendere ancora sotto.

Tamponi riservati non a chi abbia sintomi o sospetti di essere contatto diretto (per loro c’è il percorso interno di medici di famiglia e Asl) ma a chi voglia togliersi almeno parte delle paure. Per certi target di popolazione i tamponi saranno anche convenzionati con spese sostenute dalla Regione. E intanto le farmacie diventano lo snodo del vaccino: lo Pfizer, quello che dal personale sanitario sta passando agli over 80 e poi in sequenza scorrerà verso i settantenni e quanti abbiano oggettive situazioni di fragilità. Il medico prenota, la Asl scongela la fiala da -80 a -8 e consegna tutto alle farmacie. Che mantengono la catena del freddo e alle quali i medici si rivolgono per ritirare le fiale prenotate, da somministrare entro 5 5 giorni. "Siamo un presidio soprattutto in quelle realtà periferiche dove gli altri sono saltati" dice con legittimo orgoglio Giotti.

Sostenuto da D’Urso. "Da oggi chi ha bisogno di conferme sul suo stato di salute ha un punto di rifermento vicino a dove abita". E sui punti, come nei test della settimana enigmistica, fonda il suo ragionamento. "Se uniamo gli ospedali, le strutture territoriali e le farmacie abbiamo un’idea di quali e quanti punti di riferimento abbiano le persone in questa fase, segnata dal contagio ma anche dalla paura del contagio". Che in effetti non sono la stessa cosa: uno accelera, l’altra corre a perdifiato.