Turismo, scoperte 30 società che evadevano le tasse

La Finanza ha scoperto che le trenta società nascondevano al fisco oltre 600mila euro

Guardia di finanza (foto repertorio)

Guardia di finanza (foto repertorio)

Arezzo, 27 maggio 2019 - Scoperte dalla Guardia di Finanza di Arezzo evasioni fiscali per oltre 600mila euro nelle attività di ricezione turistica. Dopo un'analisi dell'economia della provincia, il comando provinciale delle Fiamme Gialle ha raccolto una serie di dati ed informazioni utili a indirizzare la verifica della regolarità delle locazioni turistiche. Dagli accertamenti effettuati mediante l'incrocio delle risultanze delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, sono emerse criticità nei confronti di 30 società e persone fisiche, tutte note nel settore della locazione di beni immobili a scopi turistici, ubicati, in particolare, in Valdichiana e Valtiberina, ben presenti e pubblicizzati nei siti internet, con siti in diverse lingue, per favorire la clientela straniera, sempre più numerosa. Le attività di verifica svolte, con l'utilizzo combinato di tecniche di analisi delle operazioni contabili e di indagini finanziarie, ha portato, in dodici mesi, a scoprire una base imponibile nascosta al fisco per oltre 600mila euro. 

Queste attività, che si pongono in concorrenza con quelle alberghiere, costituiscono in provincia ormai il 72% dei posti letto ed in passato presentavano alti tassi di evasione che, nel tempo, si sono ridotti, pur evidenziandosi ancora criticità, come dimostrato da questa ultima campagna di controlli. L'operazione di servizio della Guardia di Finanza di Arezzo, informa una nota, è volta al contrasto dell'evasione fiscale che produce effetti negativi per l'economia sana e ostacola la normale concorrenza tra imprese accrescendo di conseguenza il carico fiscale nei confronti dei cittadini onesti. Proprio in questi giorni, la Camera di Commercio ha reso noti alcuni dati, con riferimento all'anno 2018, che dimostrano come il settore turistico sia in continua crescita, con un +11,2% di arrivi nella provincia aretina rispetto all'anno precedente, con una particolare predilezione, alla luce della conformazione paesaggistica, delle strutture extra alberghiere.