Estra, gli scontri sugli incarichi Il presidente FdI scrive al sindaco

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Nel bel mezzo di un polverone che ruota attorno a Estra e alla sua governance, e con il giudizio sospeso del Tar che deciderà nel merito del caso-Macrì solo dopo l’udienza del 14 giugno, spuntano fuori i primi incarichi professionali ai consiglieri comunali di Arezzo, già oggetto dell’interrogazione della Lega che ha rischiato di frantumare la maggioranza che sostiene il sindaco Alessandro Ghinelli. Poi ricomposta con il contestuale invito alla chiarezza, e quindi a rendere noti i legami patrimoniali con Estra, la sua galassia, e la controllante Coingas. Alcuni consiglieri, in verità, li avevano già inseriti nel curriculum accessibile dal sito del Comune. Altri invece hanno risposto all’invito del sindaco.

E’ il caso di Francesco Lucacci, consigliere in quota Fratelli d’Italia e presidente provinciale del partito, di professione avvocato, che ha ottenuto in passato incarichi professionali per Centria srl, partecipata al 99,6% da Estra. Scorrendo il sito della società emergono le cinque gare alle quali aveva partecipato per affidamenti diretti per 16mila euro ciascuno. "Non ho vinto quelle gare - rivela oggi l’avvocato Lucacci - ma ho spiegato nella lettera al sindaco quali incarichi ho ricevuto tra il 2017 e il 2020 da Centria". Si tratta, in particolare di affidamenti per chiudere i contatori dei clienti morosi. "Alla fine saranno circa 17mila euro spalmati in tre anni e attualmente devo esaurire i contratti che mi sono stati dati. Sarà il 15 per cento di quanto dichiaro ogni anno per la mia attività di avvocato, cioè circa 30-35mila euro all’anno. Tutto qui". Intanto giovedì il cda di Estra si riunisce per discutere degli incarichi del presidente Macrì nelle collegate e dello status della società.