Escalation Covid, giro di vite sulle discoteche e appello della Asl

Dalla Regione nuove regole ferree, stop anche a carte e calciobalilla. Vincolanti i due metri sulla pista e la misurazione della temperatura a tutti

Ragazze che ballano in pista

Ragazze che ballano in pista

Arezzo, 13 agosto 2020 - La sottile linea rossa del Covid si sposta verso i giovani. Si alimenta di chi torna dall’estero dopo aver santificato le vacanze, gonfia le ali al vento della movida o delle discoteche all’aperto, in pratica le uniche autorizzate. E che viaggiano sui grossi numeri, specie sulle spiagge e nei luoghi di villeggiatura. Un fronte dal quale la Asl lancia un appello di stagione. Un appello rivolto direttamente ai giovani che frequentano i locali e ai gestori.

La sintesi? Divertitevi ma con la testa ben piantata sulle spalle. E un fronte dal quale la Regione stringe le viti e insieme i provvedimenti. Conferma i limiti preesistenti: il metro di distanza tra i clienti nel locale, i due metri sulla pista da ballo, i percorsi separati di entrata e uscita. Rende tassativa la misurazione della febbre all’entrata. Impone il registro delle presenze e la sua conservazione per 14 giorni.

Limita il ballo agli spazi esterni. Esige barriere di plexiglass alle casse. Chiede ai gestori di dotare di sacchetti per gli oggetti personali i loro clienti. E gli impone di sanificare qualunque oggetto venga usato nella notte del divertimento. Vieta il gioco delle carte, perché sarebbe impossibile sanificarle ad ogni giro di mazzo. E vieta perfino il calciobalilla, non permettendo di mantenere il classico metro di distanza.

Vincoli che si vanno ad incrociare con l’appello della Asl. «Indossate la mascherina sempre nei luoghi chiusi e nei luoghi aperti quando non sia possibile garantire la distanza di almeno un metro tra le persone, lavatevi spesso le mani o igienizzatele con gel disinfettanti». Più il classico metro in mano. «Mantenete la distanza di un metro nelle aree comuni e almeno di 2 metri tra gli utenti che accedono alla pista da ballo».

Complicato ballare a due metri di distanza l’uno dall’altro? E’ la danza e insieme anche la seduzione nei giorni del Covid. Ma la Asl si rivolge anche ai gestori. «Percorsi separati, con entrate e uscite distinte. E personale dedicato solo alla sorveglianza di distanze e mascherine». Più gli impegni di base:la pulizia, la disinfezione delle superfici.

Sempre la Asl invita a fare un buon uso della tecnologia, riducendo le file all’ingresso attraverso prenotazione e al pagamento online dei biglietti. A lanciare l’appello è Maurizio Spagnesi, direttore del Dipartimento Prevenzione. «Abbiamo ribadito molte volte quanto sia fondamentale il rispetto delle misure anti-contagio, ma ripeterlo non fa mai male, soprattutto in riferimento ai giovani che in vacanza tendono a trasgredire maggiormente le regole.

Mi rivolgo in particolare a loro, chiedendo di ‘metterci la testa’ e di pensare a quali sono le possibili conseguenze per chi infrange le regole». Quindi il mantra del momento. «Anche se siamo usciti dalla fase acuta, la situazione non va presa alla leggera.

Bisogna fare appello al senso di responsabilità di ognuno, perchè solo così potremmo preservare la nostra salute e le nostre strutture ospedaliere dal ritorno di una nuova ondata pandemica». E dell’unico ballo che nessuno mai si augurerebbe.