La presidente Enpa Valdarno Luigina Campedelli con un cane

di Massimo Bagiardi  Adozioni in linea tra il 2021 e il 2022, crescita della ricerca di cani più anziani rispetto agli ultimi anni ma, purtroppo, in aumento anche le richieste di cessioni di proprietà, di media almeno due ogni giorno che passa. L’Enpa Valdarno è sempre molto attiva nell’aiutare, sostenere e crescere i fedeli amici dell’uomo. A oggi sono presenti all’interno della struttura in 120, di più rispetto ai 100-105 di media anche a causa dell’arrivo, recentemente, di 10 cuccioli di maremmano, altri sei di mix maremmano più sette di una razza abbastanza rara come quella del lupo cecoslovacco. Numeri quindi molto importanti, se consideriamo l’enorme lavoro fatto da responsabili e volontari a fronte di adozioni che, tra il 2021 e il 2022, hanno visto uscire dal canile complessivamente circa 60 bestiole. Solo nel 2020, nel bel mezzo della pandemia, c’è stato un incremento di richieste rispetto a questi anni. Vanno per la maggiore quelli di piccola e media taglia e sono, perlopiù, i nuclei familiari a farne richiesta: "Vengono da noi anche alcune coppie - afferma il presidente dell’Enpa Valdarno Luigina Campedelli - ma sono le famiglie più numerose che alla fine optano per adottare i nostri amici pelosi".  Purtroppo c’è un fenomeno in grossa crescita: "Abbiamo giornalmente almeno due richieste di cessioni di proprietà, gente che per svariati motivi non possono, a detta loro, tenere più il cane e quindi si rivolgono in comune per potersene disfare. La procedura non è così semplice, ci devono essere motivazioni serie a fronte di tutto questo anche perché non si può certo prenderlo come un giocattolo e poi lasciarlo da una parte come se niente fosse. Ci sentiamo davvero spiazzati rispetto ad alcune situazioni che si materializzano, il continuo arrivo di queste richieste ci fa senza ombra di dubbio preoccupare. Anche per ospitarli all’interno della struttura, siamo al completo e il tutto non è certamente di facile gestione".  Anche qualche storia singolare dietro a tutto questo: "Ci troviamo di fronte ad alcune situazioni abbastanza inusuali, tra tutte quella recente di un cacciatore che non andando più a giro per i boschi vuole lasciare i suoi cinque cani. Gente che cambia lavoro o magari stile di vita e non vuol più tenerlo, altri a cui sono sopraggiunte le allergie o, la più classica, quella di comprare una casa più piccola e non potersi più permettere di tenerlo. Insomma, quando passa la voglia, perché di questo stiamo parlando, ogni scusa è buona per prendere e riportarci il cane. Ma solo dietro motivazioni serie, ad esempio decesso del proprietario o qualche malattia purtroppo importante giunta all’improvviso, possiamo con il benestare del comune prendere in carico l’animale". L’opera dei responsabili e volontari dell’Enpa non si ferma soltanto all’interno della struttura, nell’ultimo anno sono state effettuate ben 270 catture con 172 di queste che, grazie al microchip, sono tornati ai legittimi proprietari. "Qualcuno li perde per davvero, altri lasciamo stare perché ci siamo capiti". Un impegno importante quello portato avanti da responsabili e volontari. "Il nostro è un impegno giornaliero che porta tanto sacrificio ma altrettanto amore verso i nostri fedeli amici a quattro zampe. Le persone iscritte al nostro ente sono circa 200, conclude Campedelli, ma coloro che partecipano attivamente sono circa 40 in modo perlopiù continuativo quando finiscono le scuole". Le porte dell’Enpa sono sempre aperte, per chi volesse dare una mano o semplicemente adottare. La struttura si trova nel comune di Cavriglia, per tutte le informazioni del caso si può telefonare al 3479601636.

Cronaca

di Massimo Bagiardi

Adozioni in linea tra il 2021 e il 2022, crescita della ricerca di cani più anziani rispetto agli ultimi anni ma, purtroppo, in aumento anche le richieste di cessioni di proprietà, di media almeno due ogni giorno che passa. L’Enpa Valdarno è sempre molto attiva nell’aiutare, sostenere e crescere i fedeli amici dell’uomo. A oggi sono presenti all’interno della struttura in 120, di più rispetto ai 100-105 di media anche a causa dell’arrivo, recentemente, di 10 cuccioli di maremmano, altri sei di mix maremmano più sette di una razza abbastanza rara come quella del lupo cecoslovacco. Numeri quindi molto importanti, se consideriamo l’enorme lavoro fatto da responsabili e volontari a fronte di adozioni che, tra il 2021 e il 2022, hanno visto uscire dal canile complessivamente circa 60 bestiole. Solo nel 2020, nel bel mezzo della pandemia, c’è stato un incremento di richieste rispetto a questi anni. Vanno per la maggiore quelli di piccola e media taglia e sono, perlopiù, i nuclei familiari a farne richiesta: "Vengono da noi anche alcune coppie - afferma il presidente dell’Enpa Valdarno Luigina Campedelli - ma sono le famiglie più numerose che alla fine optano per adottare i nostri amici pelosi". 
Purtroppo c’è un fenomeno in grossa crescita: "Abbiamo giornalmente almeno due richieste di cessioni di proprietà, gente che per svariati motivi non possono, a detta loro, tenere più il cane e quindi si rivolgono in comune per potersene disfare. La procedura non è così semplice, ci devono essere motivazioni serie a fronte di tutto questo anche perché non si può certo prenderlo come un giocattolo e poi lasciarlo da una parte come se niente fosse. Ci sentiamo davvero spiazzati rispetto ad alcune situazioni che si materializzano, il continuo arrivo di queste richieste ci fa senza ombra di dubbio preoccupare. Anche per ospitarli all’interno della struttura, siamo al completo e il tutto non è certamente di facile gestione". 
Anche qualche storia singolare dietro a tutto questo: "Ci troviamo di fronte ad alcune situazioni abbastanza inusuali, tra tutte quella recente di un cacciatore che non andando più a giro per i boschi vuole lasciare i suoi cinque cani. Gente che cambia lavoro o magari stile di vita e non vuol più tenerlo, altri a cui sono sopraggiunte le allergie o, la più classica, quella di comprare una casa più piccola e non potersi più permettere di tenerlo. Insomma, quando passa la voglia, perché di questo stiamo parlando, ogni scusa è buona per prendere e riportarci il cane. Ma solo dietro motivazioni serie, ad esempio decesso del proprietario o qualche malattia purtroppo importante giunta all’improvviso, possiamo con il benestare del comune prendere in carico l’animale". L’opera dei responsabili e volontari dell’Enpa non si ferma soltanto all’interno della struttura, nell’ultimo anno sono state effettuate ben 270 catture con 172 di queste che, grazie al microchip, sono tornati ai legittimi proprietari. "Qualcuno li perde per davvero, altri lasciamo stare perché ci siamo capiti". Un impegno importante quello portato avanti da responsabili e volontari. "Il nostro è un impegno giornaliero che porta tanto sacrificio ma altrettanto amore verso i nostri fedeli amici a quattro zampe. Le persone iscritte al nostro ente sono circa 200, conclude Campedelli, ma coloro che partecipano attivamente sono circa 40 in modo perlopiù continuativo quando finiscono le scuole". Le porte dell’Enpa sono sempre aperte, per chi volesse dare una mano o semplicemente adottare. La struttura si trova nel comune di Cavriglia, per tutte le informazioni del caso si può telefonare al 3479601636.

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